Guai a essere neopatentati con famiglia! Almeno in Italia: in nome del concetto “neopatentato=giovane scavezzacollo che il sabato sera si sballa”, ci siamo dati il divieto di guidare “auto potenti” durante il primo anno di patente. Come ho spiegato più volte, è un divieto perlopiù inutile e non di rado anche dannoso. Ma è pure ingiusto, perché per il nostro legislatore finiscono con l’essere etichettate come potenti anche tranquillissime vetture da famiglia. L’ultimo esempio è la Fiat 500 L col motore Twinair.
Un modello evidentemente mirato alle famiglie: sostituisce in un colpo solo (anche se con evidenti forzature) Idea, Musa, Multipla e un po’ anche la station mai nata che avrebbe dovuto mettere la Bravo sullo stesso piano delle concorrenti. Questo significa che sulla 500 L potrebbero mettere gli occhi non solo i ragazzi con esigenze di trasporto, ma anche i genitori che vogliono o devono condividere l’auto con i propri figli neopatentati. Senza contare gli adulti che riprendono la patente dopo una revoca o la conseguono solo a una certa età. Oppure gli stranieri costretti a rifare gli esami perché l’Italia non ha un accordo di reciprocità con il loro Paese (mica tutti posti esotici, ci sono persino gli Usa). E invece non si può: anche la 500 L Twinair è troppo potente.
Certo, la Fiat l’ha dotata della versione da 105 CV del bicilindrico Twinair anziche di quella da 85 CV, più adatta a modelli più leggeri come 500 e Panda e abbinata alla 500 L solo nella variante a metano. Ma se si guida la 500 L Twinair da 105 CV si capisce subito il perché di questa scelta: nonostante una potenza e una curva di coppia ragguardevoli per la cilindrata, la macchina è molto tranquilla. Ma non abbastanza per il nostro legislatore.
Al neopatentato, quindi, resta solo la versione da 85 CV a metano (che ha lo stesso valore di coppia allo stesso regime e quindi lo stesso spunto in basso, ma meno allungo). Speriamo che ne capisca tutti i limiti in fase di sorpasso.