"La strada è puttana"
Anonimo ispettore della Polizia stradale, 1998
Sono nato a Messina nel 1968, cresciuto ad Arzano (sì, il paese di “Io speriamo che me la cavo”, alle porte di Napoli) e Taranto, poi mi sono laureato a Bari. Nel ’92, via a Milano, all’Ifg (Istituto per la formazione al giornalismo). Già allora erano finiti i tempi belli, quando si veniva assunti subito dopo aver terminato il corso o addirittura durante. Ma io fui fortunato: dopo una breve esperienza da stagista-abusivo a “La Notte” (il quotidiano del pomeriggio chiuso all’inizio del ’95), venni a sapere che “Quattroruote” cercava giornalisti.
Mi presero subito, anche perché era come se lavorassi già lì: non mi ero mai perso un solo numero della rivista dal 1981. Era il febbraio del ’95 e in redazione si stava creando uno spazio per chi volesse occuparsi di rogne: multe, guasti, assicurazioni, prezzo dei carburanti, incidenti, autovelox e tutto ciò che vi indurrebbe a non uscire mai di casa. C’era da studiarsi leggi, statistiche e quant’altro, c’era da interpellare esperti, andarli a cercare tra palazzi romani e convegni. Ma in fondo mi piaceva. Si decise di investire su di me e riuscii a specializzarmi. Ancora pochi anni e il mondo dei giornali avrebbe negato a quasi tutti i giovani giornalisti un’opportunità del genere.
La specializzazione mi portò anche in radio e tv. Dall’esordio a “Unomattina” nel gennaio ’97 ad altre trasmissioni tv, fino a programmi radiofonici di denuncia (“Radioacolori” con Oliviero Beha) e di servizio (su Radiouno Rai, Isoradio e Radio24). Nel gennaio ’98 ho esordito a “Mi manda Raitre”, nel quadro di una consulenza durata oltre dieci anni.
Dal novembre 2003, per scelta professionale e di vita, mi sono trasferito a Bari, nell’ambito della nascita del dorso regionale Sud del Sole-24 Ore. Ma le circostanze mi hanno tenuto ancora legato alla mia specializzazione. A febbraio 2012, il lavoro, la crisi e la vita mi hanno riportato a Milano.