Avviso agli utenti abituali dell'Area C di Milano, che acquistano abbonamenti ricaricabili: a volte i messaggi con cui il sistema comunica che il credito si è esaurito arrivano in ritardo. Quindi capita di entrare nell'Area C senza credito, il che equivale a un ingresso non pagato. La conseguenza è una multa da 91 euro (al lordo degli sconti statali per chi paga entro cinque giorni e comunali per chi paga entro 30).
Andare al comando dei vigili a dire che l'avviso del sistema è arrivato in ritardo non serve a evitare la multa: il Codice della strada, per principio generale, dà al guidatore la responsabilità di tutte le sue azioni e quindi – nel caso specifico dell'Area C – gli fa carico di rendersi conto da solo se il suo credito è esaurito. Al massimo, pagata la multa, si può valutare se farsi risarcire dai responsabili del malfunzionamento degli avvisi, ma conviene imbarcarsi in una causa per 91 euro? Dunque, fatevi i conti a mano: è fastidioso, ma è l'unico modo per non prendere multe in questo sistema.
Una stortura analoga rispetto a quella del bollo auto: l'importo e la scadenza ormai sono calcolati automaticamente alo sportello, ma se sbagliano la responsabilità è tutta del contribuente (spesso del tutto ignaro).
Dunque, abbiamo sistemi "amichevoli", presentati immancabilmente in sorridenti conferenze stampa e/o in convegni (come quelli del Forum della Pubblica amministrazione) dove il ministro, il sottosegretario e/o il megadirigente di turno annunciano il verbo davanti a frotte di sottoposti precettati per la presenza in sala e plaudenti. Spesso non manca nemmeno qualche giornalista, diligentemente mandato dai suoi capi a dar conto della notizia.
Tutto bene, fino al primo malfunzionamento del sistema. Quando la notizia diventa che la responsabilità è sempre del cittadino. Ma questa è una notizia che spesso non si dà, perché non c'è in alcun comunicato stampa…