Quando vediamo un'auto con targa dell'Est o tedesca, ci siamo ormai abituati a pensare che alla guida ci sia un furbo italiano che evade tasse e multe (se la vettura è recente e di lusso) o qualcuno che invece vuole solo risparmiare sull'assicurazione (se il modello è vecchio). E invece può anche essere una copertura per un'auto italiana rubata. Anche se è vecchiotta e nient'affatto di pregio. Ce lo insegna l'episodio accaduto la settimana scorsa a Napoli, dove la Polizia stradale ha arrestato un ucraino (ma avrebbe anche potuto essere un italiano) che utilizzava una targa del suo Paese proprio per coprire un furto ( Scarica Appunto stampa).
Ma non è tutto, perché la scena è stata "movimentata" da un inseguimento in mezzo al traffico. E qui fa capolino una questione di sicurezza stradale.
Il fatto è avvenuto sulla Tangenziale, all'altezza della barriera di Capodichino. Un punto di passaggio obbligato, in cui si deve per forza quantomeno rallentare. Per questo la Polizia si apposta lì. Nelle metropoli lo fanno anche con le moto dei Rips, i Reparti intervento Polizia stradale che sono stati istituiti per la prima volta proprio a Napoli nel 2005 e che proprio muovendosi sulle due ruote si sono rivelati la mossa più efficace per pattugliare i grandi nodi della viabilità.
Scrivo tutto questo per ricordare che ai caselli bisogna sempre stare attenti agli imprevisti e non fare i gradassi col Telepass. Tanto più nel Napoletano, dove i rischi sono spesso maggiori.