Quella del bimbo dimenticato dai genitori sul camper sull'Autobrennero non è solo una storia strappalacrime come si legge oggi sulle cronache. Si può dire quello che si vuole sul grado di attenzione dei genitori e sul trauma che hanno provocato al bambino per l'abbandono (involontario) che gli hanno fatto sentire. Ma, come ha notato giustamente PeoFSZ1600, non sarebbe accaduto nulla se solo i genitori avessero fatto la cosa più semplice del mondo: rispettare l'obbligo di usare cinture e seggiolini.
Forse, nella realtà pratica, è una cosa complicata: se gli italiani non sanno nemmeno che è obbligatorio allacciare le cinture posteriori, figurarsi che trauma psichico deriverebbe loro la notizia che occorre allacciarsi anche in camper: sarebbe la fine di un mito, quello della casa viaggiante, dove puoi vivere come nel tuo salotto anche se sei in circolazione.
Probabilmente è per questa mentalità che i genitori del bimbo "dimenticato" l'altro giorno sull'Autobrennero lo hanno messo a dormire durante il viaggio, si sono fermati lasciandolo nel letto del camper e sono ripartiti dando per scontato che non si fosse mosso da lì (mentre invece si era svegliato ed era sceso). Se solo avessero immaginato che cosa può capitare senza cinture in un incidente neanche tanto violento o quanto un camper sia poco protettivo nonostante le apparenze, si sarebbero tenuti il figlio a dormire regolarmente allacciato su un sedile.