Parcometro intelligente per non litigare più con l’ausiliario

Il parcheggio a pagamento è ancora uno dei terreni dove più si possono scontrare le due facce della furbizia italiana: quella di chi sosta e cerca di pagare il meno possibile barando sull'orario di arrivo e quella degli amministratori pubblici, che subordinano le possibilità di lavoro per gli ausiliari del traffico alla loro produttività in termini di multe. costringendoli anche a punire chi si ferma solo per un attimo o ci mette un po' troppo tempo nella caccia a ticket e "gratta e sosta". Così i battibecchi sono all'ordine del giorno. Ma dalla settimana scorsa Treviso dovrebbe aver risolto il problema: ha messo in funzione i parcometri intelligenti, che quasi sostituiscono gli ausiliari (grazie a Francesco Matera per la segnalazione).

Infatti, riescono a "capire" esattamente quando è iniziata la sosta di ciascun veicolo e se il guidatore ha pagato. Poi segnalano gli irregolari all'ausiliario, cui resta solo da presentarsi e scrivere il verbale, "a colpo sicuro".

L'azienda produttrice fa capire che l'apparecchio è tarato con una certa tolleranza, per cui la segnalazione di mancato pagamento non parte subito e ci sarebbe tutto il tempo per mettersi in regola senza l'assillo che nel frattempo l'ausiliario arrivi già. Speriamo che sia davvero così: la storia dei rilevatori automatici d'infrazione in Italia ci ha già riservato sorprese, dissolvendosi nella cronaca giudiziaria.

In ogni caso, le premesse per un controllo fatto bene ci sono: un sensore annegato nell'asfalto certifica gli orari di arrivo e ripartenza, trasmettendoli in wireless alla colonnina dove si paga. Qui l'utente deve solo fare un'operazione in più per far funzionare il sistema: indicare il numero dello stallo (cioè del posto auto) da lui occupato, in modo da far "capire" al sistema a quale spazio si riferisce il pagamento.

Un sistema non fantascientifico, ma piuttosto efficace. Certo, aggiungere sensori per terra costa. E anche rendere più sofisticata la colonnina, con danni maggiori nel caso non improbabile di vandalismo. Però forse vale proprio la pena: quanti danni collaterali subiamo tutti dai battibecchi con gli ausiliari, che poi a volte sfociano in contenzioso?

  • ombrachecammina |

    il sistema potrabbe addirittura essere piu’ “divertente” se fosse integrato con le “black-box”/antifurti(/telepass) che inziano ad andare di moda adesso. Grazie alla rilevazione anche tramite antenne locali della box si potrebbe pagare un pass.per uan itnera giornata di aprcheggio, magari cambiando posto. Potrebeb esser una specie di compensazione al problema dei sensori (er potrebbeto essere “meno annegati” volendo) Poi, vabbe’, le box di possono scambiare o “clonare”, lo so’, lo so’, ma e’ correggibile.

  • Emax |

    un’invenzione tecnica italiana, finalmente!

  • 59raf |

    Non capisco da dove arrivi tutta questa aleatorieta’ sul divieto di sosta in ogni caso ben venga. Spero solo che siano “omologati” e che non sostituiscano ai battibecchi i ricorsi in tribunale.

  • Claudio |

    Caro Caprino, non mi sorprende che questo sistema parta da Treviso. Ci sono passato la scorsa estate, e mi avevano colpito i parchimetri “intelligenti” già presenti: tutti gli stalli erano numerati e, prima di effettuare il pagamento, era necessario digitare il numero del posto occupato; la ricevuta emessa dalla colonnina non doveva poi essere esposta sul veicolo, con il vantaggio – in caso di necessità di prolungare la sosta – di poterlo fare da un qualsiasi parchimetro presente in città, semplicemente digitando il codice riportato e pagando la relativa tariffa. Il sistema mi era stato illustrato da un ausiliario del traffico, dotato di un piccolo tablet che – collegandosi con il sistema operativo – gli permetteva di vedere se ci fossero posti occupati con sosta non pagata. Adesso mi pare di capire che ci sarà un’ulteriore evoluzione, nel senso di una ancora maggiore efficienza. Beati loro (parlo da lombardo non milanese spesso sconfortato dalla complessità del capoluogo, fra strisce di vari colori, costi orari diffenziati e difficoltà a trovare gratta e sosta o parchimetri).

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