Tagli alle tasse? Sull’auto no: arriva la stretta sulla deducibilità

Mentre l’Italia si chiede se la manovra fiscale appena fatta con la legge di stabilità alleggerirà o appesantirà la pressione fiscale (occorrerà leggerne il testo definitivo per capirlo), una certezza c’è: la stretta sulla deducibilità dei costi del parco auto per le aziende. Una stretta che è stata introdotta in primavera per finanziare la riforma Fornero e che entrerà in vigore dal prossimo anno. Ne diamo i dettagli applicativi sullo Sportello che esce sul Sole 24 Ore di oggi.
Resta ancora qualche dubbio che i nostri esperti hanno sollevato e che noi abbiamo girato all’agenzia delle Entrate. Le risposte dovrebbero arrivare nei prossimi giorni; oggi abbiamo pubblicato la prima che ci è stata già inviata dall’agenzia.

Intanto, con la stretta tante aziende si pongono il problema se rinunciare a fornire l’auto al dipendente, tornando quindi a rimborsargli l’uso della vettura propria per trasferte di lavoro. Una domanda che non sembra aver ancora sconvolto il mercato, come spiego nello Sportello di oggi. Ma, se la tendenza cambiasse, la sicurezza potrebbe risentirne: non tutti i dipendenti spenderebbero propri soldi per garantirsi un’auto sempre nuova o seminuova e discretamente dotata di dispositivi di sicurezza come in genere e’ un’auto aziendale.

  • diana |

    senza dimenticare che, di solito, il rimborso chilometrico non copre eventuali danni che potrebbero derivare dall’uso dell’auto privata per esigenze di lavoro (da segni che ti puoi trovare nel parcheggio a incidenti veri e propri).

  • Daniele |

    Considerando le spese che si devono affrontare al momento per mantenere un’auto, no, non lo vedo proprio come uno scenario realistico che si torni all’utilizzo dell’auto privata. Proprio quest’anno che la notizia è che sono state vendute più biciclette che automobili… Una mossa piuttosto miope quella del governo, se le condizioni si riveleranno essere davvero quelle prospettate.

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