Oggi, se tutto andrà bene, il Consiglio dei ministri approverà tre decreti-legge pesanti, tra cui l’ennesimo sullo sviluppo. Qui dentro dovrebbe esserci un ennesimo “pacchetto” sulla Rc auto, che arriverebbe mentre ancora è largamente inattuato quello contenuto nel Dl liberalizzazioni di gennaio. Stavolta sono previsti tre punti-chiave:
– abolizione per tutti del tacito rinnovo delle polizze;
– prezzi direttamente confrontabili in modo completo, perché l’offerta delle compagnie verrebbe standardizzata (pacchetto-base ed estensioni facoltative ma di contenuto uguale per tutti, “scavalcando” il ruolo dell’agente assicurativo);
– costituzione dell’agenzia antifrodi.
Ma, in tutto questo fermento, nessuno pensa a una vera misura anticrisi, semplice e che almeno impedisce di affliggere oltremodo chi è in difficoltà: differenziare le multe per mancata assicurazione tra chi va lo stesso in giro e chi, invece, lascia l’auto parcheggiata in strada.
Tecnicamente, entrambi sono passibili di una sanzione di 700 euro, perché entrambi circolano. Ma il poveraccio che non ha i soldi né per la polizza né per il garage e rinuncia a usare l’auto (circolazione statica) causa un rischio molto minore di chi invece ci va in giro come se nulla fosse (circolazione dinamica).
La proposta viene da Stefano Donati, comandante della Polizia municipale di Bari e segretario generale dell’Ancupm (l’associazione di comandanti e ufficiali). E non è un caso: molti casi di mancata copertura assicurativa vengono scoperti proprio perché ci sono veicoli in sosta prolungata che sembrano abbandonati in strada: i residenti chiamano i vigili per farli rimuovere e la supermulta al poveraccio deve scattare per forza.