Per fortuna è finita con appena cinque feriti. Ma stamattina il tratto della ferrovia adriatica appena a nord di Bari ha rischiato di tornare sulle prime pagine dei giornali: ancora una volta, un passaggio a livello è stato "violato". E stavolta non da un pedone o da un'auto, ma addirittura da un bus di linea (Scarica Incidente Bari Palese). Quindi da un mezzo che, in teoria, era guidato da una persona che non aveva tanto interesse a "forzare". Eppure è successo e sarebbe potuta essere una strage. Di certo è una buona occasione per ricordare che in Italia i passaggi a livello diminuiscono, ma i morti aumentano (Scarica Passaggi a livello statistiche italiane). Perché?
La colpa è soprattutto di chi cerca di attraversarli quando non potrebbe. I motivi per cui lo si fa possono essere tanti (Scarica Passaggi a livello_ilcad_). Ma anche i più coscienziosi hanno un brutto vizio: quello di attraversare appena le sbarre iniziano ad alzarsi, senza considerare che può esserci un malfunzionamento dei sensori o degli attuatori che regolano i movimenti delle sbarre o una distrazione di uno dei pochi casellanti rimasti in certe località a presidiarle e azionarle.
Dunque, anche quando le sbarre sono alzate, bisogna prendere l'abitudine di guardare a destra e a sinistra per accertarsi che per caso sui binari non stia arrivando un treno. Anche perché un treno non può essere frenato come un'auto: mediamente si ferma in un chilometro.