E ora non dite che al Sud sono più indisciplinati che al Nord. Potrà anche essere vero (anche se il discorso è molto complesso), ma non è questa la conclusione da trarre dal primo bilancio stagionale del Vergilius (il Tutor dell’Anas), secondo cui le infrazioni rilevate su Domiziana (alle porte di Napoli) e Aurelia (appena fuori Roma) sono più di quelle accertate sulla Romea presso Ravenna.
Spicca in particolare il dato napoletano. La Polizia stradale – tra il 27 luglio e il 31 agosto – nelle 750 ore di servizio sulla ‘via Aurelia’ ha elevato 9.371 contravvenzioni; nelle 257 ore di servizio sulla ‘via Romea’ ha elevato 211 verbali e nelle 390 ore di servizio sulla ‘via Domiziana’ ha redatto 20.344 verbali.
Ma va considerato che quel tratto di Domiziana è ben più scorrevole di quelli di Aurelia e Romea messi sotto controllo: ha carreggiata doppia e larga e poche curve. Insomma, la tipica strada dove c’è il limite di 90 solo per il rischio teorico che si trovino trattori o bici. Quindi il limite, pur tecnicamente giustificato, è poco credibile. Specie negli orari in cui non c’è traffico.
Anche il tratto romano dell’Aurelia è a doppia carreggiata, ma è più lento. Invece la Romea è a carreggiata unica. Tutto perfettamente in linea con i dati delle infrazioni rilevate.
Quindi, dipende soprattutto dalla strada.