Quando la pubblicità fa le pentole ma non i coperchi

Stamattina, su Radio24 poco dopo le 12, torniamo a parlare dei Telepass a rischio di scoppio. Ma qui ora sdrammatizziamo un po’. Vi racconto che proprio in questi giorni alcuni abbonati Telepass stanno ricevendo una e-mail promozionale con un titolo “profetico”, del tipo “tic-tac, tic-tac, il tempo sta scadendo”. Il riferimento è a un’offerta, ma l’analogia con le bombe a orologeria non può non strappare una risata a chi sia a conoscenza del caso degli apparecchi a rischio di scoppio. Per la verità, può suscitare anche sconcerto. Ma nelle aziende va così: non di rado la mano destra non sa che cosa fa la sinistra e chi lavora può sempre sbagliare.
Lo dimostra un altro caso ancora più esilarante, che risale al 1997 e riguarda nientemeno che la Mercedes. Ricorderete tutti il clamore al debutto della Classe A, che si ribaltava nella prova dell’alce (anche se questo test di slalom è poco significativo, perché condotto senza rilasciare il gas). Quello che pochi sanno è che, qualche mese prima, il lancio della Classe A fu anticipato da una campagna pubblicitaria per preparare i clienti (Mercedes e non) alla rivoluzione portata da quel modello (piccola monovolume, trazione anteriore) nell’allora tradizionalissima gamma del costruttore tedesco. E la campagna mostrava un’immagine della vettura di profilo rovesciata sul tetto, con un altro slogan “profetico”: “Ribaltate i vostri punti di vista”.

Cose che non succedono solo nell’auto. Poche settimane fa, il “Gazzettino” di Venezia ha dato notizia del terribile omicidio dei coniugi di Lignano (accoltellati nella loro casa) in una pagina dove campeggiava la pubblicità di “Coltelli in festa”, manifestazione che si tiene a Maniago (Pordenone), patria di questi utensili.