Lo scontone del weekend è finito, ma voi cercatelo lo stesso

Non so quanto indicativo sia quel che sto per descrivervi, ma mi sembra abbastanza per tenere dritte le antenne. In questi giorni, sono in ferie tra Bari e Taranto e, ovviamente, sto molto attento ai prezzi dei carburanti. Ho notato che nelle città sono mediamente più bassi e che i più competitivi vendono il gasolio a 1,730-1,750 euro al litro. Ma l’impianto più competitivo di Taranto, un Ip completamente automatizzato, da sabato è sceso a 1,699.

Naturalmente si è subito formata la coda. Come ipotizzavo già a luglio, questo tipo di concorrenza potrebbe essere non più arginabile. Ce lo auguriamo: è l’unico modo per combattere il caro-accise.

  • andrea |

    oggi per fortuna sono riuscito a fare il pieno di gasolio € 1,639/ litro in una pompa “bianca” che utilizzo da anni senza problemi al motore

  • andrea |

    a fronte di distributori con il gasolio oltre 1,850 €/litro, anche io ho trovato IP con gasolio a 1,708 €/litro e “pompe bianche” con gasolio a 1,697 €/litro;
    però mi è venuto un dubbio: non è che, per fare un’offerta competitiva, il gestore “allunga” il gasolio con l’olio esausto (ad es. proveniente dal cambio olio); in questo modo il gestore disonesto avrebbe un triplice vantaggio:
    – risparmio del costo smaltimento olio esausto;
    – incasso delle accise ecc… “tutto guadagno”;
    – concorrenza sleale nei confronti di chi applica il prezzo normale
    (NB il problema “contalitri” dell’impianto, temo si possa bypassare con autoconsumo ecc…)

  • And |

    I nostri politici non hanno ancora capito che continuando ad aumentare le accise diminuiranno sempre più i consumi, e le entrate di conseguenza saranno sempre uguali se non minori.
    Vivendo nei pressi della Svizzera posso riscontrare che lì la verde è ad € 1,5 ed il gasolio ad € 1,6 (potete immaginare dove gli italiani facciano il pieno!).
    Risultato: code chilometriche e decine di stazioni italiane in crisi totale con conseguente perdita di molti posti di lavoro!
    Queste sono le conseguenze dell’esosità del nostro Stato.

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