Ubriaco all’esodo, con famigliola e bagagli a bordo

Chi lo ha detto che ci si sbronza solo la sera e solo tra giovani? Chi ha una certa età ricorda che – prima che le stragi del sabato sera salissero alla ribalta mediatica (fine anni Ottanta) – dell’ubriachezza si parlava soprattutto di un fenomeno da anziani che volevano spezzare la noia della vita nei paesini. E invece il fenomeno è trasversale e colpisce tutti i giorni, a tutte le ore: sabato mattina una pattuglia della Polstrada ha notato zigzagare un’insospettabile station wagon con a bordo famigliola e bagagli delle vacanze.

Va bene che erano su un’autostrada le cui curve mettono in difficoltà troppi guidatori (il tratto genovese dell’A7, tra Busalla e Bolzaneto), ma agli agenti è sembrato troppo e così la station wagon è stata fermata alla prima area di servizio utile. Risultato dell’etilometro: 2,90 g/l. Quasi sei volte il consentito e il doppio del limite oltre il quale scattano le sanzioni più gravi, tra cui la confisca del veicolo.
La storia ridà anche un senso al lavoro degli agenti, quando viene fatto con scrupolo e volontà. Un senso che nel quotidiano non ci viene più, vedendo spesso agenti che si lasciano passare davanti di tutto e non intervengono. Perché hanno avuto assegnati altri compiti o perché hanno poca voglia di lavorare.

  • ilprincipebrutto |

    Grazie per la risposta.
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    sicuri si diventa, Ride Safe

  • ilprincipebrutto |

    Sarebbe bello conoscere la fine della storia. Com’e’ ripartita dall’area di servizio la vacanziera famigliola ?
    Gli agenti hanno confiscato il veicolo ? Hanno messo la moglie al volante ?
    Perche’ fino al fermo del veicolo il lavoro e’ ben fatto, ma e’ ancora lungi dall’essere finito.
    .
    sicuri si diventa, Ride Safe
    [risponde Maurizio Caprino] Poco da inventare: in questi casi il sequestro (preordinato alla confisca) è un atto dovuto.

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