E' passato più di un anno da quando riprendevo l'incredibile notizia secondo cui a Pieve Emanuele (alle porte di Milano) il Comune faceva controlli automatici (con il T-Red, unico esemplare dissequestrato in zona dopo l'inchiesta sui "semafori-truffa") anche su chi si fermava al semaforo superando la striscia di arresto. All'epoca, mi auguravo che la notizia fosse smentita: controlli del genere non sono previsti dal Codice della strada e, in ogni caso, sarebbero molto discutibili perché dev'essere un vigile presente sul posto a valutare caso per caso il comportamento del guidatore. Ora si scopre che quei controlli vanno avanti, come se nulla fosse. C'è da augurarsi che vengano effettuati in presenza del vigile, con l'apparecchio che funge solo da conferma del superamento della striscia. Ma, conoscendo la prassi, questa è un'ipotesi poco probabile.
Sarebbe opportuno che intervenissero la Polizia stradale e/o il ministero delle Infrastrutture, che hanno poteri di coordinamento e vigilanza sull'attività di tutti i corpi di polizia e sull'applicazione delle regole stradali. Magari, potrebbe attivarsi anche la Procura, per capire se ci sono reati.