Contrordine: con le auto blu si risparmia

Il nodo è venuto al pettine ieri, silenziosamente. Sta nascosto dietro la notizia sulle raccomandazioni fatte ai suoi assessori dal neosindaco di Genova, Marco Doria, per risparmiare: tra esse, c'è l'invito a non usare più i taxi, ma le auto del Comune.
Chi ha letto la notizia senza la solita fretta e indifferenza avrà fatto un sobbalzo: ma come, non ci avevano detto che le auto blu costano e vanno eliminate? Evidentemente Doria ha fatto i suoi conti e ha scoperto che, tra ricevute di taxi e stipendi degli autisti comunque da pagare, conviene continuare con le auto di servizio. Sarebbe comunque bene che spiegasse dettagliatamente i suoi conti. E anche altre cosette di cui tutta la classe politica, vecchia e nuova, deve iniziare a parlare senza reticenza. Per esempio, i motivi per cui gli autisti non possono essere riconvertiti ad altri incarichi. O se è proprio necessario che un assessore comunale si sposti così tanto tra posti lontani e poco serviti da mezzi pubblici da generare un allarme-costi.
Beninteso: non sono solo problemi genovesi. E già da sempre molti autisti svolgono, anche solo ufficiosamente, compiti d'ufficio. Ma evidentemente c'è qualcosa che ancora sfugge al dibattito pubblico.

  • Luca Stilli |

    Riuscendo a ragionare a mente fredda sulle questioni, e con i dati alla mano, finalmente i luoghi comuni e la scarsa conoscenza delle problematiche gestionali di una pubblica amministrazione, temi affrontati spesso con superficialità dall’opinione pubblica e dai mass-media,alcune volte emergono nella loro realtà, non distorta dalla richerca del gossip.
    Questo non è il caso dell’amico Maurizio Caprino, da sempre obiettivo nell’affrontare temi “caldi”.
    Le problematiche devono essere affrontate, a mio avviso, con oggettività, soprattutto quando si parla di soldi pubblici, cioè danaro pagato dai contribuenti, molte volte la scarsa conoscenza dei complessi meccanismi di una amministrazione pubblica portano a considerazioni completamente sbagliate.
    Ovviamente esprimo una opinione del tutto personale, in conclusione invito chiunque a dimostrare con dati oggettivi il contrario.
    Luca Stilli

  • no name |

    Giusto: non sono solo problemi genovesi. Basta frequentare un ufficio del Comune di Milano o di un Asl per verificare de visu la pletora di commessi che ne popola i corridoi, le scrivanie disseminate qua e là, le inutili sequenze di persone che dovrebbero accoglierti e indirizzarti, tutte a libro paga. È il “non si dice” delle questioni auto blu, abolizione delle province, duplicazione tra Aci e Pra.
    Teoricamente basterebbe abolire, chiudere, semplificare.
    Ma non è poi che autisti, commessi, segretarie vengano portati in cortile e fucilati nelle successive 24 ore.
    Sono comunque in carico alla PA e il loro stipendio graverà sui costi fino al pensionamento.
    Qualcuno, per esempio, si è chiesto di che cosa si occupano gli oltre tremila vigili urbani di Milano? E, giusto per curiosità, ha provato a sommarli a poliziotti, carabinieri e finanzieri in servizio per chiedersi, quanti agenti si usino a Monaco di Baviera, equivalente per popolazione?

  • flori2 |

    Qua stanno continuando a mangiare a man bassa. Probabile che i tassisti siano parenti-amici-conoscenti dove ci si mette d’accordo. Poi, vuoi mettere andare al mercato a fare la spesa a piedi? Si va in taxi che va pure a prendere i figli a scuola

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