Il nodo è venuto al pettine ieri, silenziosamente. Sta nascosto dietro la notizia sulle raccomandazioni fatte ai suoi assessori dal neosindaco di Genova, Marco Doria, per risparmiare: tra esse, c'è l'invito a non usare più i taxi, ma le auto del Comune.
Chi ha letto la notizia senza la solita fretta e indifferenza avrà fatto un sobbalzo: ma come, non ci avevano detto che le auto blu costano e vanno eliminate? Evidentemente Doria ha fatto i suoi conti e ha scoperto che, tra ricevute di taxi e stipendi degli autisti comunque da pagare, conviene continuare con le auto di servizio. Sarebbe comunque bene che spiegasse dettagliatamente i suoi conti. E anche altre cosette di cui tutta la classe politica, vecchia e nuova, deve iniziare a parlare senza reticenza. Per esempio, i motivi per cui gli autisti non possono essere riconvertiti ad altri incarichi. O se è proprio necessario che un assessore comunale si sposti così tanto tra posti lontani e poco serviti da mezzi pubblici da generare un allarme-costi.
Beninteso: non sono solo problemi genovesi. E già da sempre molti autisti svolgono, anche solo ufficiosamente, compiti d'ufficio. Ma evidentemente c'è qualcosa che ancora sfugge al dibattito pubblico.