Quando il diritto al lavoro si trasforma in un favore

Stamattina permettetemi di uscire dal seminato. Gli incroci della vita mi riportano a Milano e sto preparando il trasloco da Bari (per questo non riesco a essere assiduo con i post). Così ho scritto un messaggio di commiato ai tanti collaboratori free lance che ho avuto in Puglia e Basilicata in questi otto anni. Sapete qual è stata la loro risposta più frequente? “Grazie per avermi dato la possibilità di collaborare”. Non è una frase banale come sembra: nel giornalismo, soprattutto al Sud, la possibilità di collaborare si concede solo agli amici e agli amici degli amici.
Ecco perché mi ringraziano: quello che è un diritto del singolo (cui poi corrisponde il diritto del giornale a selezionare chi appare migliore) si trasforma in favore. A prescindere dalla qualità della persona. Così, quando a fine 2003 mi ritrovai paracadutato a Bari, mi trovai di fronte a chi cercava approcci in qualsiasi modo, perché la regola era quella: ingraziarsi e ammanicarsi per poter lavorare (che poi nel caso nostro non equivaleva a garantirsi uno stipendio, ma solo un euro per ogni riga di 60 caratteri venisse scritta per “Il Sole-24 Ore”).
Insomma, otto anni fa, dando a chiunque lo chiedesse la semplice possibilità di collaborare, mi resi conto di aver introdotto un principio rivoluzionario. Triste per la professione, ma è così. Ancora oggi. Ed è bene che voi lettori lo sappiate.

  • donato fasano |

    è ancor più triste la chiusura dell’inserto Sud del sole 24 ore .

  • Antonio |

    Ciao Maurizio, io invece voglio che torni nell’arena dell’emergenza neve perchè in Basilicata la zona del Vulture Melfese è sommersa da metri di neve e credo che le istituzioni (CCS in testa) non stanno che creando tanta confusione con piccole risposte che purtroppo non risolvono tutti i problemi. Voglio segnalarti che ci sono tanti paesi (Melfi, Rionero, Ripacandida, Forenza, Atella, Pescopagano, Castelgrande, Lavello, ecc.) che hanno molte difficoltà a raggiungere le proprie contrade (frazioni) per la presenza di banchi di neve molto spessa e compattata (veri e propri muri). Ci vorrebbero delle frese e dei mezzi meccanici specializzati in questo tipo di operazioni ma sembra che non ce ne sono e dove invece ci sono NON VENGONO UTILIZZATI!!! E’ una storia inquietante. Ho saputo da fonti pubbliche coinvolte che addirittura si vociferava fino a ieri di imminenti interventi con mezzi speciali venuti da fuori Regione dove la neve non ce n’è stata e che potevano intervenire ma per strani motivi istituzionali non sono giunti nei comuni che ne hanno fatto richiesta da giorni. L’esercito a Melfi è solo un palliativo ma meno male che ci sono. E gli altri paesi? Ti prego di intervenire e di fare un’inchiesta perchè quì nel Vulture non c’è alcun coordinamento e le Forze dell’Ordine hanno già troppe cose a cui pensare. Ci vogliono mezzi speciali, turbine, sale e uomini un pò dappertutto. Fateli venire da fuori o da altre Regioni. Vedrete che la solidarietà non tarderà ad arrivare. Sono dispiaciuto e incazzato per come ci stanno trattando.
    [risponde Maurizio Caprino] Mi spiace ma sono in pieno delirio da trasferimento a Milano; non riesco a fare nulla.

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