Certo, con la crisi il dato fondamentale del rapporto Aci-Censis presentato oggi è il fatto che usare l'auto – anche un'utilitaria – sta diventando un lusso. Ma, leggendo la versione integrale (Scarica Rapporto completo ACI-CENSIS) si scopre che ci sono cattive notizie anche sul fronte della sicurezza: nonostante i controlli automatici aumentino i casi in cui certe infrazioni vengono punite, aumentano gli italiani che "confessano" di trasgredire. Come se pagare le multe non stesse diventando anche quello un lusso.
Probabilmente incide l'elevata probabilità di farla franca: controlli automatici a parte, mediamente gli agenti in strada sono sempre pochi e impegnati a fare altro (e infatti non è raro vedere gente che supera pattuglie a velocità ben superiori al consentito senza che nulla accada).
Forse la gente sta imparando a convivere anche con i controlli automatici: il rapporto dà conto anche di gente che si dice indifferente al Tutor e che ritiene di essere al sicuro grazie ai navigatori e agli smartphone che segnalano le postazioni fisse. Non pare invece esserci gran fiducia nelle presegnalazioni che sono obbligatorie dall'agosto 2007 prima di ogni controllo di velocità: sono proliferati talmente tanti cartelli che ormai la gente ha praticamente imparato a ignorarli. Sarà per questo e per una non totale affidabilità di navigatori e smartphone che sono aumentate anche le multe?