Mancava solo che lo chiamassero "incidente del secolo", per "pompare" un altro po' la notizia. Il tamponamento dell'altro giorno costato la vita a una decina di persone sull'importante autostrada inglese M5 è finito nei telegiornali non per l'alto numero dei veicoli coinvolti come ho sentito dire dal conduttore di un tg, ma solo perché le immagini erano spettacolari, con quei camion in fiamme nell'oscurità e quelle auto accartocciate. Questa è una regola non scritta del giornalismo: se una notizia – soprattutto dall'estero – non è particolarmente "grossa", dalla solo se ci sono immagini spettacolari. E le immagini c'erano.
Ovviamente poi si è posto il problema di "giustificare" la notizia e si è detto che era un incidente di quelli che restano nella storia. Certo, in Gran Bretagna non ne accadevano così da vent'anni. Ma ci stiamo dimenticando che sono stati coinvolti "solo" 34 veicoli, mentre negli inverni '92 e '93 sul tratto parmense dell'Autosole abbiamo avuto due maxitamponamenti da 150 mezzi ciascuno (e ce ne sono stati altri più recenti, nel Nord Italia per nebbia, con un centinaio di veicoli). Capita spesso, quando si fa cronaca.
Piuttosto, occorrerà seguire la vicenda per un altro motivo: tra le ipotesi che si fanno, c'è quella che la causa di origine dell'accaduto non sia stata la nebbia come si è inizialmente ritenuto, ma il fumo di fuochi d'artificio che si stavano facendo esplodere nei pressi dell'autostrada. Vedremo.