Se anche la Ue inganna chi compra le Minicar

Se anche la Ue inganna chi compra le Minicar

La lingua “volgare” entra in un (possibile) testo di legge: nella nuova bozza di direttiva europea sull’omologazione dei motocicli, i quadricicli vengono chiamati “minicar”. Come facciamo noi sui giornali e voi al bar. Alfieri della semplificazione pret-a-porter a uso mediatico (come i ministri o ex Brunetta, Calderoli e Bassanini) si dichiarerebbero contenti. Ma in questo caso c’è una controindicazione non da poco: rischiamo di rafforzare nel pubblico la convinzione che questi discussi veicoli siano simili alle vetture e che l’unica differenza “vera” stia nelle dimensioni. Purtroppo non è così.

Ho sempre pensato che, quando si parla di pericolosità delle minicar, si esagera. E che c’è una ragione ben precisa: le si scambia proprio per normali vetture e quindi si chiede che siano altrettanto sicure, cosa impossibile per legge (non possono pesare più di 350 kg) sia per costruzione (costerebbero più di auto normali, perché se ne vendono appena lo 0,3 per cento rispetto alle vetture, quindi addio economie di scala).

Su questo giocano anche i venditori, che per vendere devono soprattutto giustificare prezzi più vicini a quelli di un’utilitaria che a quelli di un motorino.

Poi però al primo incidente ci si accorge che i livelli di sicurezza sono diversi e ci si scatena contro le microcar. Sarebbe meglio conoscere prima i loro limiti. Anche per regolarsi di conseguenza. Sia nell’acquisto sia nell’utilizzo su strada (che sarebbe di certo più prudente, conoscendo questi limiti).

  • Florian |

    Per cominciare le minicar si potrebbero bandire dalle strade con limite superiore a 50km/h visto che intralciano non di poco il traffico.

  • GENNARO |

    Ciao Maurizio,
    si, dovremmo far sapere ai genitori che acquistando una minicar possonno stare solo tranquilli che il pargolo non si bagni per un improvviso acquazzone. per il resto sono omologate come ciclomotori e come tale dovrebbero aspettarsi un livello di protezione degli occupanti nullo!
    Forse anche allacciare le cinture serve a poco.
    grazie
    a presto.
    gn

  • Sergio |

    Lavoro nel settore automotive e conosco bene questi prodotti e chi li produce. I costruttori delle microcar non hanno niente a che vedere coi costruttori auto. Non hanno capacità di investimento e quindi non possono introdurre materiali e tecnologie che pure sarebbero disponibili e che le renderebbero più sicure. Inoltre costano tanto perchè come citato nell’articolo non si riesce a fare delle economie di scala. Concordo con Caprino, bisognerebbe solo essere coscienti di cosa ci si può aspettare da queste vetturette che non sono altro che scooter “carrozzati”.

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