Niente autovelox la settimana prossima, ci sono i tagli di bilancio

Niente controlli di velocità la settimana prossima, salvo miracoli. La Polizia stradale della Sicilia occidentale ha gli apparecchi guasti in tutte le sue province (Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Trapani): lo ha dichiarato ieri mattina nel consueto comunicato che invia agli organi di stampa per rendere noto il calendario dei controlli della settimana successiva. Dunque, salvo miracoli dei tecnici, la vigilanza sulla velocità resta affidata solo ai vituperati vigili urbani. Un caso sintomatico.


Viene dimostrato che nessuno può fare tutto: in un quadro di competenze articolato e non di rado frammentario, sarebbe bene aumentare la specializzazione. Ma questo si scontra con i tagli di bilancio, per cui occorre mettere insieme più soggetti per fare ciò che in condizioni normali potrebbe essere fatto da uno solo.

Parlo di tagli ai bilanci perché sono ragionevolmente certo che sia andata proprio così. Negli ultimi anni, le notizie sugli effetti dei tagli vanno sistematicamente sui giornali, quando qualche rappresentante sindacale decide di denunciarli. E so per esperienza che in tutta la Sicilia la dotazione di apparecchi lascia a desiderare, per cui ogni settimana si fatica non poco a mettere insieme un calendario credibile di controlli. La dimostrazione sta anche nel numero dei servizi di rilevazione di velocità: confrontate Veneto e Sicilia e capirete.

 

PS: ovviamente nei Comuni cose del genere possono succedere ben più difficilmente, perché non di rado il controllo della velocità è considerato un modo per fare cassa e quindi il costo per procurarsi gli apparecchi e tenerli nella massima efficienza è considerato un investimento.

  • Michele |

    A prescindere dall’allucinante situazione siciliana (tutti gli apparecchi guasti???), dove salta per l’ennesima volta all’occhio che le norme, anche le più draconiane, non servono a nulla se non ci sono i controlli, mi chiedo da sempre cos’è questa storia di dover “annunciare” i controlli.
    All’estero i controlli li fanno senza tanti annunci e rulli di tamburo, circolari, controcircolari, sentenze e via discorrendo per un semplice ragionamento: ci sono limiti di velocità, questi vanno rispettati, chi li supera viene sanzionato. Punto.
    Comprendo che come sono stati apposti i limiti di velocità sulle strade del nostro Belpaese risalta che siano messi spesso a capocchia ma questo è un problema di cronica inefficienza, spesso degli enti locali, in un Paese che sta letteralmente affondando in un mare di carte, circolari (che spesso sostituiscono leggi e regolamenti…), norme e sentenze contraddittorie e che da tempo ha perso di vista la primaria esigenza di garantire la sicurezza stradale (se mai poi si è sentita quest’esigenza…).

  • simone |

    Caprino, io penso che se escludiamo gli ultimi fuochi d’artificio tipo Firenze, ormai i comuni spendono e basta. Autovelox per le strade pochissimi e anche quelli che ci sono se rispettano tutte le normative, inflitte a colpi di circolare e non portate da decreti attuativi come doveva essere…,di foto ne fanno veramente poche.
    Non ultima quella del chilometro, che ha già causato due morti in prossimità di posti che conosco, dove prima erano gli autovelox e dove per anni non si era verificato incidente.
    La sicurezza costa, ormai tutti sono entrati in questa ottica, e il costo di un autovelox è paragonato al costo di un guardarail o del rifacimento delle strisce pedonali . Se serve lo si usa e si spende. La differenza è che i Comuni preferiscono magari fare un bando con un canone fisso onnicomprensivo di manutenzione ordinaria e straordinaria anche derivante da atti vandalici in modo da avere sempre uno strumento funzionante. E le posso assicurare ma lo avrà visto anche Lei, che le cifre di questi bandi sono veramente basse. Praticamente il listino nel caso di acquisto diviso per i mesi di locazione.

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