Ci siamo: da oggi si può scoprire se la propria auto può essere guidata anche da un neopatentato, secondo i limiti di potenza entrati in vigore un mese fa. Infatti, il Portale dell'automobilista (portale ufficiale di servizio, gestito dalla Motorizzazione) ha messo online un servizio che consente di inserire la propria targa e ottenere risposta. Ciò implica che, se invece volete acquistare un'auto nuova (che la targa non ce l'ha ancora, salvo che sia una chilometri zero), dovrete chiedere al concessionario e, in caso di risposta positiva, dovrete fargliela mettere per iscritto sul contratto di acquisto (così poi, se avrà sbagliato, dovrà riprendersi la vettura e restituirvi i soldi).
Quando c'è la targa, dunque, non ci sono problemi. Ho provato a verificare personalmente il funzionamento del servizio sul Portale e non ho avuto alcun problema: appare rapido, semplice (occorre digitare solo il numero di targa, senza aggiungere alcun elemento da cui il sistema possa dedurre che chi fa la richiesta è il proprietario del veicolo ed è giusto così) e affidabile. Al punto da tener conto anche del fatto che una vettura risulti già rottamata (in questo caso, la ricerca non dà esito): una cosa clamorosa in un Paese dove le pratiche automobilistiche sono in mano a due enti (Pra e Motorizzazione) che non si parlano, tanto che ancora nel 2004 risultava ancora regolarmente circolante persino la Croma blindata del giudice Falcone, saltata in aria nella strage di Capaci del 23 maggio 1992.
Non è però detto che tutte le vetture vecchie e ancora circolanti siano "rintracciabili" tramite questo nuovo servizio: gli archivi non sempre hanno tutti i dati tecnici necessari (problematico è soprattutto quello della tara, che ha avuto varie evoluzioni nel corso del tempo). Ma dovrebbero essere davvero pochi casi, nei quali è consigliabile rivolgersi al costruttore.