La notizia è importante, ma non basta limitarsi a riferirla. La sentenza di cui si è letto nei giorni scorsi sulla Cassazione che ammette l'accusa di omicidio volontario per il rumeno ubriaco che aveva causato un incidente mortale con infrazioni gravissime va approfondita prima di poter affermare che la Corte abbia cambiato opinione rispetto ai casi precedenti. Quelli in cui aveva smontato l'accusa , trasformandolo nel più blando omicidio colposo.
Infatti, va notato innanzitutto che all'epoca si era pronunciata la quarta sezione penale della Cassazione, mentre stavolta è toccato alla prima sezione. Se contrasti del genere dovessero persistere, non è improbabile che la prossima volta si decida di rimettere la questione alle Sezioni unite, per avere una sentenza più autorevole, destinata quella sì a fare da pietra miliare della giurisprudenza.
Ma comunque non è ancora detto che ci sia poi tutto questo contrasto: ogni sentenza si riferisce a un caso specifico, per cui può benissimo essere anche che nel comportamento del rumeno sia stato ravvisato qualche elemento più grave rispetto ai casi del passato.
Per capire davvero com'è andata, quindi, occorrerà attendere almeno qualche giorno. Il tempo di far peferzionare il deposito della sentenza e leggerla con la dovuta calma.