Privacy non rispettata, multa annullata

A Bari un giudice di pace ha annullato una multa fatta a un semaforo di un paese vicino perché il Comune non aveva predisposto un Dps per il sistema di rilevazione del passaggio col rosso. Che sarà mai questo Dps? La sigla sta per Documento programmatico per la sicurezza dei dati personali, che serve per garantire che i dati siano trattati solo da chi è abilitato e non possano essere modificati. Esigenze sacrosante, sancite dalla legge sulla privacy e per questo il giudice ha ritenuto nullo l'accertamento dell'infrazione perché c'è stata una violazione di legge.

Io non so se il Comune andrà fino in Cassazione e immagino che a questo punto ci sarà un'ondata di ricorsi strumentali: siamo un Paese di furbi e avvocati. Però sarebbe bene che i Comuni non si facessero cogliere così impreparati.

  • Vincenzo Corradi |

    Questo potrebbe essere il “via” ad una serie di ricorsi alla P.A. adducendo la mancata, ma anche solo la parziale o errata, redazione del DPS. Non solo le contravvenzioni ma qualsiasi onere dovuto al Comune può comportare la richiesta di verifica dell’effettiva osservanza alle Norme da parte del Creditore. Si sappia che l’82% delle verifiche svolte dalla GdF nel merito del DL 196/03 ha prodotto un’ammenda. Fonte “Labor Project”

  • GoldWing98 |

    Errata corrige: “lavoro”, non “lavoto”

  • GoldWing98 |

    @ Paoloblog. Non entro nel merito, anche perchè non posso commentare casi concreti riguardanti il mio lavoto (non ho responsabilità di comunicazione verso l’esterno e quindi non sono autorizzato).
    Ti ricordo solo, parlando in generale, che l’onere di registrazione di una sentenza riguardo tutti, non solo quando una persona è in contenzioso con una PA (in questo caso l’Agenzia delle Entrate).
    Se, p.e. due vicini hanno una banale lite per un muro di confine, se dopo anni di contenzioso e 3 gradi di giudizio chi ha ragione finalmente riesce a fare riconoscere il proprio diritto (con spese che puoi imamginare), entrambi hanno comunque l’obbligo di registrare la sentenza, pagando le relative spese.
    Spese di cui il giudice, nel dispositivo della sentenza, deve comunque tenere conto.

  • Paoblog |

    @Goldwing: Sul singolo caso, non discuto, ma per quanto riguarda la PA in genere, ho i miei dubbi.
    Vedi: http://paoblog.wordpress.com/2010/09/03/equitalia-e-non-solo/

  • GoldWing98 |

    @ Paoloblog. La PA impara, almeno in parte.
    Se, nel mio lavoro, emetto un avviso di liquidazione sbagliato e poi mi annullano la cartella in Commissione Tributaria, stai tranquillo che la seconda volta non commetto lo stesso errore. E, se lo faccio, il dirigente mi richiama.

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