Sulle cronache romagnole tengono banco le consuete Giornate nazionali della Polizia locale, in corso al Palazzo dei congressi di Riccione. Quest'anno più che in passato. Interesse della riforma, su cui si discute e ci si accapiglia a tamburo battente? Macché: sui giornali è finita la storia delle auto e dei furgoni che hanno portato a Riccione vigili da mezza Italia e che, vista l'angustia degli spazi (il Palazzo è in pieno centro), vengono parcheggiati un po' come capita. La stampa locale ha gridato allo scandalo, perché nessun vigile di Riccione starebbe multando i colleghi per divieto di sosta.
E invece non è vero: ho fatto un salto lì e ho sentito con le mie orecchie persone in divisa lamentarsi per essere state multate. Ma la cosa più bella è stata il commento di un comandante: "Evidentemente qui in questi giorni devono fare cassa". Se non avesse avuto addosso la divisa ben munita di torri e stelle sulle spalline, avrei creduto che fosse il commento di un comune cittadino.
Credo che ciò dica più di tanti discorsi sull'inadeguatezza strutturale del nostro Paese alla circolazione dei veicoli e di come tutti, ma proprio tutti, vi si arrangino per sopravvivere. A volte ciò si traduce in "condoni di massa" (vigili che fanno finta di non vedere e multano solo se necessario, cioè se accade un incidente e viene colpita un'auto in sosta vietata), altre in "stragi di massa" (ma risparmiando i colleghi, per una regola non scritta e, a proposito di "lei non sa chi sono io", leggetevi questa di Paoblog http://paoblog.wordpress.com/2010/09/15/ah-i-vigili-milanesi/).