Le buche di Napoli, le strisce di Roma e la magistratura

Il problema è vecchio, i tentativi della magistratura per indagarlo pure, ma i risultati non sono mai stati eclatanti: si sa che nel mondo degli appalti c'è chi nelle gare offre prezzi stracciati ben sapendo che poi lavorerà a dir poco male, cosa che poi porterà le casse pubbliche a spendere di più (o per far fare al meglio il lavoro appaltato o per rifare dopo poco tempo un lavoro fatto male oppure, ancora, per pagare i danni a chi fa un incidente dovuto a un'anomalia della strada).

Adesso, come m'informa Francesco Matera, ci sta riprovando la magistratura napoletana. I pm hanno fatto acquisire ai Carabinieri gli atti sulla manutenzione delle strade cittadine, notoriamente disseminate di buche. Si vuole capire se sia solo colpa della particolare natura geologica di Napoli (piena di cavità sotterranee) o se ci siano appunto lavori fatti male frodando la Pubblica amministrazione. Il cammino dell'inchiesta pare impervio: dopo lo scandalo suscitato un paio di anni fa dalle indagini sull'appalto dato per tutta la città (il controverso global service) al discusso imprenditore Alfredo Romeo, non si è arrivati a granché. E giusto qualche giorno fa sono finite con un nulla di fatto le indagini contro il responsabile comunale della manutenzione per l'incidente nella centrale Galleria Vittoria (buia e con asfalto malandato) costato la vita a un noto personaggio del mondo teatrale locale mentre andava in scooter.

Nel frattempo, a Roma il consigliere circoscrizionale Massimo Inches ha mandato in Procura un elenco di strade (Scarica Strisce Roma ESPOSTO PROCURA) in cui la segnaletica è stata rifatta da poco ma è già scolorita. Inches ipotizza che la vernice sia stata allungata con acqua. Io non so se questa spiegazione regga tecnicamente. Ma Inches ha ricevuto un biglietto di minacce. Starà alla Procura accertare se è solo una coincidenza.

  • Maurizio Galli Angeli |

    Dott. Caprino,
    sono un lettore del Sole 24 Ore e, per tristi vicissitudini che sarebbe troppo lungo esplicare, come puro volontariato mi occupo di sicurezza stradale e di giustizia per le vittime della strada. Le scrivo nella duplice veste di Vice Presidente dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada Onlus e come Presidente della Fondazione Maurizio Cianfanelli Onlus. Volevo semplicemente complimentarmi con lei e con il suo giornale per la rubrica “strade sicure” che lei cura. Inserisco quotidianamente i suoi articoli nel nostro gruppo Facebook che seguo personalmente e che conta 6.300 aderenti http://www.facebook.com/group.php?gid=60738441048&ref=ts (come associazione siamo presenti con 120 sedi locali in tutta la penisola e contiamo circa 15.000 iscritti).
    Nel complimentarmi ancora con lei, la invito a visitare il nostro sito od il nostro gruppo facebook, scoprirà la sicurezza stradale da una prospettiva diversa, da quella di chi, pur vivendo un dramma senza ritorno, si batte e lotta affinchè lo stesso dramma non possa capitare ad altri.

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