Settanta milioni dalle multe sono troppi. Come si fa a metterli in bilancio preventivo quando l'anno scorso su 66 milioni teorici se ne sono incassati appena 12,5 (il 17% circa)? Lo hanno chiesto i revisori dei conti del Comune di Napoli alla Giunta Jervolino, sperando di ottenere risposte convincenti. Ma la domanda più importante è un'altra: perché a Napoli s'incassa così poco? Colpa dei soliti furbi?
Solo in parte. Certo, la gente che presenta ricorsi pretestuosamente e ingolfa gli uffici c'è sempre. Ma ci sono anche le incredibili traversie legate alle notifiche, che non si riescono a fare in tempo tramite i soliti canali postali. Colpa anche di problemi di gare d'appalto. Così la Giunta si affida direttamente ai vigili, chiedendo loro di fare notifiche fuori dall'orario di servizio, pagandoli 1,80 euro a verbale.
In ogni caso, si è perso tempo. E molti verbali nel frattempo sono caduti in prescrizione. Con buonsenso non comune, si è deciso di non spedirli, evitando ai cittadini di presentare ricorso. Ammesso che si accorgano dell'avvenuta prescrizione. Ed è proprio questo che fa sospettare che alcuni Comuni mandino avanti pure la spedizione di verbali già prescritti: magari l'interessato non se n'è accorto e paga lo stesso. Se poi se ne accorge e lo fa notare minacciosamente (qualcuno potrebbe pensare pure all'omissione di atti di ufficio o comunque a chiedere un risarcimento), basta una lettera di sgravio con tante scuse. Com'è accaduto di recente a un battagliero cittadino multato da un autovelox di Morcone (Benevento).