Napoli finalmente sfida i cartelloni abusivi…

Nella particolare geografia della pubblicità stradale abusiva, il Sud praticamente non esiste. I piccoli imprenditori furbetti, che ingrassano vendendo spazi non consentiti ad aziende non si sa quanto ignare e considerano le multe un mero costo di produzione, si concentrano soprattutto al Nord e al Centro. Di conseguenza, lungo le tante arterie importanti di queste zone, chi guida viene pericolosamente distratto, chi possiede un terreno nelle vicinanze arrotonda con la mancia lasciatagli da questi imprenditori a titolo di canone di fitto e le forze dell’ordine fanno ciò che possono (multe da 389 euro a cartellone, soprattutto). A meno che non si trovi un prefetto sensibile, per per ragioni di sicurezza faccia un’ordinanza per l’abbattimento immediato. L’altro giorno – incredibile ma vero – è successo persino in provincia di Napoli, una delle poche aree meridionali dove lo scempio (sì, perché c’è pure chi ne fa una questione di tutela del paesaggio) cartellonistico dilaga.

A dire la verità, si è cominciato da una strada dove è meglio non parlare di paesaggio da tutelare: la SS268 passa per l’entroterra degradato della provincia ed è famosa per essere uno degli itinerari della monnezza, con rifiuti di ogni genere lasciati lungo il pericoloso tracciato. Vedere l’altro giorno pattuglie della Stradale con Alfa 159 nuove e giubbino riflettenti, uomini e mezzi Anas e ruspe che tiravano giù cartelloni abusivi (Visualizza questa foto Visualizza questa foto ) è stato uno choc. Positivo.

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  • Giorgio Marcon |

    Era ora,
    che da qualche parte si incominciasse.
    Qui in Veneto, dopo vari miei esposti divulgati alla stampa, non si è mossa foglia.
    Dove ci sono interessi con gli imprenditori, la PA è asserviente.
    Giorgio Marcon

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