Patente facile anche per gli albanesi

Nonostante i tanti albanesi che vivono in Italia, non esisteva ancora un accordo per il riconoscimento reciproco per le patenti. Quindi, dopo un anno di permanenza in Italia, gli albanesi dovevano fare gli esami qui, se volevano continuare a guidare. Sembra strano, ma non troppo: per fare un accordo bilaterale di riconoscimento, uno Stato deve dimostrare che le proprie patenti sono "sicure" (cioè ben riconoscibili e non facilmente falsificabili, per evitare che all'estero si stampino nuove licenze di guida "buone" in sostituzione di originali fasulli). E quelle albanesi, per varie vicissitudini, non lo erano. Su questi problemi si è lavorato per anni e dal 15 agosto si è arrivati al riconoscimento delle patenti albanesi, che ora sono convertibili in Italia (Scarica Albania conversione). A fine ottobre è terminata positivamente anche la fase sperimentale.

Le regole da seguire per ottenere la conversione non sono comunque facilissime. Ecco un riassunto curato dall'amico Paolo Giachetti.

Particolarità dell'accordo, rispetto a quello con altri paesi non UE, è relativa al fatto che l'accordo è temporaneo e limitato ad alcune fattispecie.
In particolare
  • L'accordo ha validità dal 15/08/09 al 15/08/2014
  • Sono convertibili solo le patenti in corso di validità
  • Per le patenti cartacee, rilasciate dopo il 01/11/1999, si ha tempo solo fino al 15/08/2010 per la conversione.
 
Per ottenere la conversione:
  • Il titolare non doveva essere residente in Italia al momento del conseguimento della patente albanese
  • la patente albanese non deve essere stata ottenuta per sostituzione di una patente estera non convertibile in italia
  • il titolare, residente in Italia da meno di quattro anni ottinene la conversione senza esami
  • Il titolare, se residente in Italia da più di quattro anni, può ottenere la conversione della patente a seguito di "esame di revisione", previsto nell'accordo all'art. 4 par. 2