In occasione del semestre svedese di presidenza Ue, l'Etsc (l'organismo europeo sulla sicurezza stradale che riunisce gli enti preposti nei vari Stati membri) ha inviato alla Svezia un memorandum (http://etsc.eu/documents/ETSC%20Press%20Release%20Swedish%20Presidency_final.pdf) sulle cose da fare per ridurre ulteriormente morti (del 40%) e feriti (del 20%) in strada fino al 2020. Si fa perno sulla Svezia, che è già campione di sicurezza stradale. E questo non farà piacere ai velocisti, visto che lì i limiti generali sono molto bassi (ma non hanno certi "30 all'ora" che solo da noi, anche perché le strade sono migliori e ci sono molte meno case).
In ogni caso, si va oltre la solita strategia dei controlli repressivi: si punti agli Its, sistemi elettronici di dialogo tra veicoli e strada per regolare in automatico l'andatura di tutti, cosa che tra l'altro decongestiona il traffico e riduce la CO2. Poi si punterà sui sistemi (ancora sperimentali oggi, come vi ho ricordato anche 15 giorni fa) per bloccare l'avviamento quando rilevano che il conducente ha bevuto alcol. Ancora, si vogliono estendere i sensori di cintura slacciata (quelli che fannsuonare i cicalini così odiati dagli italiani) su tutti i sedili (era ora!!! così s'imparerà – con le cattive – che le cinture sono obbligatorie anche dietro). Infine, in linea con la recente direttiva europea sulla gestione del rischio, si vuol far adeguare le strade progettate male, fissando anche requisiti rigorosi per le nuove infrastrutture.
Buon lavoro. Ce n'è bisogno: sono tutte cose molto complesse e le lobby…