Modifiche al Codice/4 – Ci manca solo l’autovelox lampeggiante

Tira una brutta aria tra forze di polizia e produttori di misuratori di velocità. Alle solite polemiche sui controlli fatti solo "per fare cassa" (che peraltro non accennano a calare), si aggiungono le norme recenti e pure quelle future. Quanto alle norme recenti, da agosto 2007 c'è il decreto Bianchi che ha imposto di presegnalare e rendere visibili tutti gli apparecchi, cosa che – secondo gli addetti ai lavori – ha spinto molti Comuni a lasciar perdere, perché gli incassi non coprono i costi (salvo che si voglia violare il decreto continuando a "nascondere" gli apparecchi, cosa che talvolta accade ancora), anche se statistiche precise non ce ne sono (quelle della Stradale sono in aumento, ma fanno poco testo perché i controlli dei poliziotti sono aumentati). Ma ora il Ddl sicurezza stradale in attesa di approvazione definitiva, mettendo una "e" al posto di una "o" nell'articolo 142 del Codice della strada, prescrive che i misuratori debbano essere segnalati non solo con cartelli normali o segnali luminosi, ma con entrambi i dispositivi.

Se questa novità andrà in porto, finirà che saranno multati solo i più sbadati e i più menefreghisti. Gli altri pesteranno il piede, certi che tanto dove c'è l'apparecchio potranno rallentare per tempo. Questo non mi sembra il modo migliore per fare sicurezza stradale, checché ne dicano i fautori dei controlli visibili sempre e comunque. Oltretutto, non è nemmeno ecologico: siamo impegnati in una spesso patetica corsa al risparmio energetico per tagliare le emissioni di CO2 anche di pochi grammi e poi imponiamo di accendere un pannello per ogni misuratore di velocità. Manca solo che si imponga di rendere lampeggiante l'apparecchio stesso…

Va però detto che in troppi casi l'obbligo di presegnalazione del decreto Bianchi (condivisibile o no) era stato aggirato, lasciando lungo le strade centinaia (se non migliaia) di cartelli non seguiti da alcun apparecchio. Così la gente ha imparato che, esattamente come accadeva da fine anni 80, questi segnali spesso non hanno alcun significato pratico.

  • giancar55 |

    “l’Italia è un paese fondato sulle multe” “si raschia il fondo del barile” “i comuni vogliono fare solo cassa” questi gli slogan di una certa stampa, dei comitati delle associazioni dei consumatori, elencando le sanzioni elevate dalle polizie locali in Italia.
    A me sembra piuttosto che questo paese sia fondato sugli allocchi e sui creduloni oltre che su tante persone in mala fede.
    2 miliardi di euro accertati in un anno.
    Meno il 30% , pari a 600 milioni, di evaso (deceduti, trasferiti, espatriati, introvabili, insolventi, nulla tenenti, ecc.)
    Meno 100 milioni annullati dai giudici di pace (previsione in vertiginosa ascesa negli ultimi tempi anche grazie alla campagna NO MULTE da tanti tornacontisticamente praticata)
    resta un 1 miliardo e trecento milioni.
    Se si considera che in Italia ci sono almeno 40 milioni di patentati che guidano normalmente, ognuno di loro ha sborsato, lo scorso anno effettivamente la “fantasmagorica” cifra di 32 EURO, ovvero mediamente meno di una sanzione per divieto di sosta l’anno.
    Gonzi e creduloni a gogò, tanta gente che ci specula sopra a bizzeffe.
    [risponde Maurizio Caprino] Non solo gonzi e creduloni, ma anche furbetti che, come al solito, credono di essere sempre un po’ più furbi del prossimo. Ma tutto questo vale, purtroppo, anche per i non pochi amministratori locali che fanno cassa o si fanno irretire da aziende interessate a guadagnare sui controlli.

  • giancar55 |

    credo che manchi solo di imporre all’agente di turno di sventolare un fazzoletto rosso all’arrivo del “pilota di formula uno” e poi potremmo tranquillamente farci portare in giro da tutti i giornali internazionali.
    A proposito,questo avviene già.
    Siamo il popolo dei cavilli non della legalità.

  • Gian Carlo Ariosto |

    Caro Caprino, dia un’occhiata a questi link:
    http://www.asca.it/regioni-GDF__SEQUESTRATI_AUTOVELOX_IRREGOLARI__VERSO_ANNULLAMENTO_MULTE-401499–.html
    http://www.easywhois.com/index.php?mode=whois&domain=gardasegnale.it
    http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/01/Multe_truffa_con_autovelox_pirata_co_0_9507013058.shtml
    http://archiviostorico.corriere.it/1995/luglio/20/Autovelox_scoppia_rivolta_co_5_950720125.shtml
    Come si suol dire, il lupo perde il pelo ma non il vizio…
    [risponde Maurizio Caprino] Sì, stavolta lo scandalo c’è. Un attimo e ev lo spiego sul blog.

  • massimiliano |

    …perchè il nostro legislatore invece di continuare a fare norme che salvano solo i furbi non modificasse i limiti- ad es 60 in centro abitato-calibrasse meglio le sanzioni, riducendone la onerosita nella prima fascia magari(es entro i primi 20 km oltre il divieto 50E invece che 150 e via a salire ) e lasciasse che le forze di polizia non segnalate reprimano , prevenendo in modo piu efficace i danni dei teppisti da auto?.Da agente di polizia municipale è diventato quasi impossibile in certe strade ora contestare un sorpasso pericoloso, gli automobilisti si avvertono lampeggiandosi a vicenda cosi l efficacia del controllo va a farsi benedire.Mi lampeggiano sbirri nei paraggi, rallento metto cintura e non sorpasso, nessuno lampeggia via libera e faccio il mazzo che voglio…bel modo di comportarsi!!!………..un saluto ……..massimiliano

  • icaro |

    E poi passeranno mesi prima che qualcuno stabilisca come devono essere questi lampeggianti, mi riferisco alle postazioni fisse, perchè tranne le luci di cantiere mi risulta che niente altro possa essere luminoso lungo la strada, anche i tanto acclamati pannelli indicanti la velocità sono fuorilegge con tanto di sanzioni previste per chi li vende e per chi li installa comprese le amministrazioni ………
    Nel frattempo i giudici di pace annulleranno i verbali emessi.
    [risponde Maurizio Caprino] No, almeno questo no: il Codice prevede i pannelli a messaggio variabile e la segnaletica luminosa in genere.

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