La Finanza perde il primato delle “belle auto”

In Parlamento sono state proposte modifiche al Codice della strada per dare in uso alle forze dell’ordine senza lungaggini i veicoli che confiscano per infrazioni gravi (soprattutto per guida in stato di ebbrezza). Ma, ora che c’è in ballo la riforma radicale del Codice, non so se questa novità la vedremo attuata tanto presto. Nel frattempo, per svagarci un po’ tra appassionati, vi racconto che la Guardia di finanza non suscita più l’invidia di Polizia e Carabinieri quanto ad auto per servizi di pattuglia. Anzi.

Il vento è cambiato da quando, negli anni 70-80, i finanzieri giravano in Alfetta 2.0 e poliziotti e carabinieri "arrancavano" con la stessa auto ma in versione 1.8. Come se inseguire contrabbandieri in qualche zona del Paese (specialità prevalentemente della Finanza) richiedesse maggiori prestazioni degli altri inseguimenti e delicati servizi svolti da tutte le forze dell’ordine. Una differenza protrattasi fino alla fine degli anni 90 (passando Alfa 75 2.0 Twin Spark contro 1.8 con normalissima candela singola), quando arrivò il motore duemila per tutti: sulle Alfa 156 per Finanza e Carabinieri e sulle Fiat Marea per la Polizia. Ora, con l’entrata in servizio delle Alfa 159 anche per la Finanza (in una livrea grigia inedita per le auto da pattuglia), la situazione si è ribaltata: 1.9 JTD da 150 cavalli per la Finanza (allo stesso livello della Penitenziaria, credo), contro le 2.4 JTD da 200 cavalli di Polizia e Carabinieri. E da pochi mesi alla Stradale stanno arrivando le 159 station wagon con 2.4 JTD da 210 cavalli…