I fari intelligenti logorano chi non ce li ha

Confesso che sulla mia auto ho speso i soldi per ordinare i fari bixeno adattivi (optional) più perché il mio ruolo professionale m’imponeva di provarli a lungo che per effettiva convinzione. Ora, dopo quasi un anno, credo che servano davvero. Ma l’ho capito solo una settimana fa, guidando tra i curvoni di un’autostrada una vettura con fari normali.

Suggestione? Può essere: quando guidiamo, ci sentiamo tutti autorevoli come quando suggeriamo formazioni e tattiche al ct della Nazionale di calcio. E in 14 anni ho potuto vedere tanti casi di impressioni personali smentite dagli strumenti di misurazione. In questo caso, poi, lo scetticismo è d’obbligo: mentre sulle curve strette si accendono delle evidentissime luci supplementari di svolta che t’illuminano lateralmente fin quasi alla ruota anteriore interna, sui curvoni tutto si gioca in modo più discreto, col fascio luminoso che “ruota” di pochissimi gradi verso il margine interno della carreggiata.

Però, trovandomi per la prima volta in un anno al buio su una vettura con fari normali e un’autostrada che praticamente non conoscevo affatto, ho percepito che nella visuale mi mancava qualcosa rispetto a ciò cui mi ero abituato sulla mia macchina. Erano quei pochi gradi che ti pemettono di seguire che cosa c’è un po’ più avanti nella curva, non fermando la tua visuale al pezzo di guard-rail curvo che si trova in linea con i tuoi fari. Per carità, è poco. Ma me ne sono accorto. E soprattutto, se si pensa che a 130 all’ora in un secondo si percorre quasi l’intero spazio di frenata che serve per fermarsi da 100 all’ora, anche quel lievissimo anticipo con cui i fari adattivi ti fanno vedere un ostacolo (se stai attento) possono fare la differenza.

Ora spero di non tamponare nessuno. Altrimenti mi accorgerei dell’altra differenza che fanno i fari adattivi: quella sui costi di riparazione.

  • Renato Pasquinucci |

    Io personalmente sono molto infastidito, probabilmente per una personale fotofobia. OK sul discorso adattivita’, ma filosoficamente sono contrario ai sistemi di autosostentamento artificiale della domanda mascherati da ausilio alla sicurezza: sono infatti convinto che le case automoblistiche veicolino in questo senso un messaggio obliquo o ipcocritamente mascherato, secondo il quale sia possibile andare piu’ veloce con questi sistemi a parita’ di sicurezza, e non che sia piu’ sicuro a parita’ di prestazioni (come correttamente intendevi tu). Francamente poi non mi e’ piaciuto il titolo del post relativo al logoramento di chi non sia dotato di sistemi xeno e/o adattivi, proprio in virtu’ del mio personale convincimento
    [risponde Maurizio Caprino] Purtroppo tutti i sistemi di sicurezza possono essere intesi come mezzi per andare più veloce e succede anche per cose che con il veicolo non c’entrano nulla (come l’asfalto drenante). Accade per due motivi: chi non ha avuto incidenti prima si riterrà già sicuro com’era e quindi sente che il nuovo dispositivo sia utile solo per andar più forte; l’essere umano percepisce la velocità in modo variabile secondo gli stimoli visivi e uditivi che riceve, quindi quando non vede o sente nulla di particolare crede di essere in condizioni di sicurezza. Tutto questo prescinde dalla politica delle case automobilistiche, che poi – questo è vero – chiaramente ci marciano. Ma in ogni caso investono su questi dispositivi. Sta a noi prima capire quali servano davvero (punendo quelli superflui, che – quelli sì – sono solo sistemi di autosostentamento artificioso della domanda) e poi usarli bene.
    Quanto al titolo, mi riferivo al “logoramento” che ho provato su me stesso quella volta che dopo mesi sono tornato a guidare senza fari adattivi. Quindi nulla a che vedere col fastidio arrecato agli altri. Ma mi rendo conto che non fosse facile capirlo: ho ceduto alla tentazione di fare un titolo a effetto, prendendo a prestito la famosa espressione di Andreotti.

  • Renato Pasquinucci |

    I fari xeno nascono da un buco normativo che regola non la luminosita’ ma la potenza assorbita, i fari xeno assorbono quanto una normale alogena H7 ma illuminano molto di piu’, e danno molto fastidio. E’ chiaro che chiunque li provi difficilmente possa farne poi rinunciarvi, a meno di essere disposti ad andare piu’ piano di notte.
    [risponde Maurizio Caprino] Che potenzialmente i fari allo xeno diano fastidio è dimostrato dal fatto che devono sempre essere abbinati alla regolazione automatica del fascio, ma quando quest’ultima funziona a dovere gli altri conducenti non sono disturbati più di tanto (quando capita è o perché la regolazione non funziona o perché c’è un’ipersensibilità personale, congenita o magari causata da problemi come cataratta o altro). In ogni caso, il mio post non era tanto sui fari allo xeno, quanto sui fari adattivi o adattativi, che girano il fascio secondo la curva e non è detto siano allo xeno (possono anche avere le tradizionali lampade alogene).

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