Va bene, si muore di meno. Ma che c’entrano le nuove leggi?

Un paio di settimane fa si sono lette lodi sperticate al decreto Bianchi (e, si lasciava capire, anche al recente pacchetto-sicurezza) perché dopo la sua entrata in vigore le stragi del sabato sera sono diminuite. Ma siamo sicuri che sia proprio per questo? La storia del Codice della strada è piena di inasprimenti su alcol e droga che non hanno avuto gli stessi risultati.

Qualcuno potrebbe dire che stavolta la severità ha passato il limite oltre il quale la gente comincia ad avere davvero paura delle sanzioni e si regola di conseguenza. Ma io credo ci sia una verità più semplice, su cui i commentatori non hanno speso una parola: assieme alle nuove sanzioni, è arrivato un cospicuo aumento dei controlli. Certo, i numeri assoluti sono ancora bassini, ma in percentuale diventano cifre impressionanti e comunque effettivamente pattuglie con l’etilometro in funzione iniziano davvero a vedersene.

Ora, semai, occorrerà vedere a scapito di cosa sono stati aumentati i controlli su alcol e droga: le risorse delle forze dell’ordine non sono certo infinite (tutt’altro…) e quindi a qualche altra cosa si sarà pur dovuto rinunciare. Ma questo, ovviamente, non lo si dice.

Sono invece d’accordo con i commentatori quando definiscono strumentali le critiche ai gestori dei locali per il divieto di vendita notturna di alcolici, introdotto sempre dal decreto Bianchi. Ho più volte criticato la norme perché è scritta male, ma gli interessi di chi deve solo vendere qualcosa mi sembrano secondari rispetto alla tutela della vita umana.