Colpa di un malore o del sonno: stasera le agenzie spiegano che l’incidente di stamattina sull’autostrada Torino-Piacenza all’altezza di Asti sarebbe stato causato dalla perdita di conoscenza da parte dell’autista del camion che ha invaso la carreggiata opposta. Sarà anche vero. Ma, se su quell’autostrada i guard-rail fossero adeguati, quasi certamente lo stesso incidente non avrebbe fatto tre morti. Le immagini televisive, infatti, mostrano un guard-rail “a doppia onda” (cioè a profilo basso, mentre i “tripla onda” sono più alti e per questo sono incurvati tre volte invece che due). Non sono riuscito a guardare nei dettagli, ma mi sento di escludere che un “doppia onda” sia in grado di reggere l’urto di un camion. E su quell’autostrada il traffico pesante è più intenso rispetto alla media nazionale: in termini di veicoli per chilometro, è il 32,6% del totale, contro il 23,7% di media nazionale. Sarebbe quindi doveroso installare barriere adeguate, come è stato fatto su altre autostrade (sia pure solo negli ultimi anni).
Sulla Torino-Piacenza i lavori sono in corso e sono stati completati per oltre l’80%. Quindi la tragedia di oggi sembra dovuta più alla sfortuna che ha fatto accadere l’incidente proprio in un tratto non ancora adeguato. Ma non è proprio così: su quell’autostrada i cantieri per la sostituzione del guard-rail vanno avanti da troppo tempo, pur non essendo tecnicamente difficilissimi (non siamo su un’autostrada di montagna). Se si fossero conclusi entro i tempi strettamente necessari, forse la tragedia sarebbe stata evitata.