Confisca del veicolo per gli ubriachi? No, grazie

Ormai è un tormentone: dopo ogni weekend all’ingegna dei morti sulle strade a causa dell’alcol, si riparla di inasprire le sanzioni introducendo la confisca del veicolo. Come ho dimostrato nel post di ieri in questa stessa sezione (“Alcol e droga”), di tutto c’è bisogno tranne che di inasprire le sanzioni. Qui aggiungo che la confisca rischia di ottenere l’effetto opposto a quello desiderato: richiede una tale quantità di scartoffie da sottrarre altre forze ai già deboli controlli su strada. E costa molto: già da anni lo Stato ha il serio problema di non riuscire a vendere i veicoli sequestrati, che restano a marcire nei piazzali degli operatori che danno il servizio di deposito giudiziario e per questo vantano crediti plurimiliardari nei confronti delle Prefetture. La questione si trascina da decenni e ha visto fallire molte soluzioni sia organizzative sia normative. Con la confisca per chi guida in stato di ebbrezza, le cose non potrebbero che peggiorare: buona parte di queste infrazioni viene accertata a seguito d’incidente, quando il veicolo è già un rottame. Provate a venderlo così…

  • Carmageddon |

    Sii superiore alla legge: sia ZERO il tuo limite.

  • alexmrg |

    Se mi permettete una provocazione risponderei con una citazione "…nessun autovelox o photored è mai riuscito ad intercettare un ubriaco…"
    A parte le provocazioni, vale sempre lo stesso principio: proporzionalità della pena rispetto ai fatti. Il vero problema è che il tasso alcolico può essere intercettato, al momento, solo dagli Agenti, ma sappiamo che la politica dei controlli segue altre vie (e non vale solo per il tasso alcolemico, purtroppo).
    Se mi permettete un’opinione strettamente personale sarei favorevole al tasso alcolemico nullo, provvedimento del resto che si sta valutando in diversi Paesi.

    [risponde Maurizio Caprino] La proporzionalità di fatto c’è già: il Codice fissa un minimo e un massimo (sia nell’ammenda sia nel periodo di sospensione patente) e poi sta al giudice regolarsi: la guida in stato di ebbrezza, essendo reato, non si può estinguere col pagamento in misura ridotta.
    Riguardo alla possibilità di misurare il tasso alcolemico, sono curioso di vedere i consuntivi 2007: in questi mesi molti controlli sono stati concentrati sull’alcol, ma temo che il numero di conducenti controllati resterà lontano da quello dei Paesi più avanzati. Sia perché abbiamo comunque pochi uomini (e i test sull’alcol richiedono molta "manodopera") sia perché il traffico è tale da non consentire di fare molti posti di blocco come nei Paesi dove circolano meno veicoli (in altre parole, da noi raramente è possibile fermare e sottoporre al test preventivo chiunque transiti, altrimenti creeremmo code pazzesche).
    D’accordissimo sul tasso di alcol zero.

  • alexmrg |

    A prescindere dalle motivazioni legate alle gestione operativa delle sanzioni, esistono questioni di merito ben più significative:
    1) inasprire le sanzioni può essere ragionevole solo nella misura in cui viene rispettato il principio di proporzionalità e non sembra che sia così: l’aumento della sanzione economica (proposta di decreto del Ministro) stratifica socialmente la popolazione tra coloro che possono pagare (e dunque infrangere) e coloro che non possono (si veda pure il c.d. decreto salva-punti che a patto di pagare permette comunque di salvare la patente): francamente vergognoso in una società civile;
    2) come è stato recentemente osservato esiste una forte differenza tra il commettere un’infrazione ad un regolamento (ad. es. mancata precedenza o eccesso di velocità) che non abbia avuto alcuna conseguenza e la stessa infrazione che, provocando un danno oggettivo comporta risvolti legali civile e/o penali: è particolarmente scorretto, come oggi avviene, porre tutto sullo stesso piano;
    3) il sequestro de "l’arma del reato", se questa è l’auto, mi sembra francamente al di fuori di qualunque ragionevolezza legale: semmai dovrebbe essere la patente ad essere sequestrata;
    Dunque, come al solito, molto rumore mediatico su istanze emotive e poca concreta vera sicurezza da parte delle Amministrazioni e della Politica.

    [risponde Maurizio Caprino] Però ogni giorno in Italia ci sono milioni di guidatori che superano il limite di alcol nel sangue e riescono a tornare regolarmente a casa: sono i "distinti signori" che citavo nel post, che escono dal ristorante o da una festa di compleanno e non sanno nemmeno di essere tecnicamente in stato di ebbrezza. Conveniamo sul fatto che sono pericolosi anche loro, sia pure meno rispetto agli ubriachi fradici e spesso anche drogati? Puniamo anche loro? E come?

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