Provate un po' a indovinare su quale corsia deve circolare il guidatore che ha scattato questa foto. Non considerando le buche (belle profonde), intendo. Vi do un aiutino: la vettura sta sulla corsia giusta, non sta percorrendo indebitamente quella di emergenza. Perché poco prima di questo punto c'era un minimo di segnale che lasciava capire che, essendoci una forte pendenza, la carreggiata era suddivisa in modo da garantire due corsie a chi è in salita, conservandone una sola per chi scende. Una scelta razionale, se non fosse che manca una striscia: quella continua che dovrebbe affiancare l'altra continua. Altrimenti potrebbe sempre venire il dubbio che quest'ultima sia in realtà la striscia di margine e ci si potrebbe spostare su quella al centro, trovandosi pericolosamente contromano: quella è in realtà la corsia di sorpasso del senso opposto!
Proprio per evitare situazioni del genere con pericolosa perdita di orientamento, l'articolo 139, comma 6 lettera c del Regolamento di esecuzione del Codice della strada dispone che la striscia di separazione dei sensi di marcia sia doppia, quando non corrisponde con l'asse (il centro) della carreggiata. Ma qui siamo sulla "strada di nessuno" e la sicurezza conta quel che conta.
A giudicare dal ruolo di questa strada, non dovrebbe essere "di nessuno": è un pezzo di valico che raccorda le superstrade 96-bis e 407 Basentana, per completare (sia pure in modo disomogeneo e tortuoso) l'itinerario più breve e meno trafficato tra Bari e Potenza, che stanno nel Sud derelitto ma non sono propriamente due paesini. Eppure, se prendete le cartine, la vedrete raffigurata come un viottolo di campagna: chi la imbocca mentre viaggia tra i due capoluoghi lo fa o perché glielo suggerisce il navigatore o perché ha in mente il dettagliato passaparola di un sapiente amico o di un abitante della zona (il che, con la segnaletica che c'è in Italia, è ancora uno dei metodi più indicati per arrivare a destinazione).
Così è difficile anche ricostruire chi sia il gestore di questa strada. Avevo pensato alla Provincia di Potenza, ma nel dubbio mi sono fatto aiutare dal collega Gennaro Grimolizzi, che sta da quelle parti. Gennaro ha fatto una piccola indagine, appurando che quella è addirittura una strada comunale, suddivisa tra le amministrazioni di Tolve e di Vaglio. Proprio l'ex-sindaco di Tolve ha risposto a Gennaro che quella "è una strada di nessuno". E, per la verità, percorrendola si ha proprio questa sensazione.
Eccepire sulla doppia striscia che manca, soprattutto in tempi di casse comunali a secco e polemiche sul nascente federalismo municipale, sembra un po' come sparare sulla Croce rossa. Inoltre, può essere che il geometra comunale che ha combinato il pasticcio abbia voluto essere ligio ad altre regole del Codice, quelle sulla larghezza minima delle corsie e delle strisce: magari non c'era lo spazio di legge per tracciare la seconda striscia. Ma, se fosse andata così, sarebbe un eccesso di zelo inaccettabile: qui si rischia davvero che qualcuno si disorienti e si trova contromano, mentre per pochi centimetri di differenza nelle dimensioni di una corsia o di una striscia non muore nessuno. Persino Autostrade per l'Italia ha derogato silenziosamente alle norme disegnando strisce di mezzeria più corte per aumentare la sensazione di velocità e così indurre a rallentare.