Finanziamenti acquisto auto – Nel cartello c’è anche la pubblicità ingannevole

Quest’anno si è aperto con la maxi-multa dell’Antitrust alle case automobilistiche e alle loro finanziarie, per il cartello sui finanziamenti ai clienti. Si è trattato della sanzione più alta nella storia dell’autorità italiana garante della concorrenza e del mercato, ma pochi hanno capito qual era la vera posta in gioco: illudere i clienti con maxi-sconti sul prezzo dell’auto, senza far vedere che benefici così grandi si pagavano dopo l’acquisto, sotto forma di interessi.

Infatti, erano sconti vincolati all’accensione di un finanziamento. A tassi non certo agevolati come quelli che la clientela si era abituata a vedere sul mercato.

L’altro giorno, è arrivata una dimostrazione pratica che il meccanismo funziona proprio così: il Tar del Lazio ha confermato una sanzione per l’altro lato del problema, la pubblicità ingannevole. Ci è andata di mezzo la Toyota, ma questo non è rilevante: si tratta solo di un esempio. I finanziamenti acquisto auto sono una giungla da attraversare con calma e cautela.

Ecco qui sotto la notizia, per come l’ha riferita l’agenzia di stampa del Gruppo 24 Ore.

 

Tar Lazio: confermata multa a Toyota per pubblicità ingannevole

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 29 mar –

Confermata la multa a Toyota per pubblicità ingannevole avendo messo in vendita auto a prezzo speciale senza indicare le condizioni per beneficiare dello sconto. Lo stabilisce il Tar Lazio con la sentenza n. 4182/2019 del 29 marzo. Toyota Motor Italia aveva impugnato il provvedimento della Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato del 13 aprile 2016, n. 25978 che aveva inflitto una sanzione amministrativa di 200mila euro (il Tar ha accettato solo uno sconto di 30.000 euro in funzione del minor tempo della durata della pratica commerciale scorretta). La società automobilistica era stata multata per aver posto in essere una pratica commerciale scorretta, prospettando cioè al consumatore la possibilità di acquistare i modelli di auto “Aygo” e “Yaris Hibrid Cool” a un dato prezzo, omettendo però di precisare che la cifra era riservata solo a chi avesse sottoscritto un finanziamento rateale e che il prezzo finale effettivo era dunque notevolmente superiore a quello indicato nel messaggio pubblicitario. Tali particolari venivano infatti esplicitati solo in una nota separata, scritta in caratteri estremamente ridotti, accessibile dal sito internet tramite un link poco visibile, e del tutto non intellegibile nel corso dello spot pubblicitario televisivo. Sulle informazioni da fornire all’acquirente la sentenza precisa che «il professionista deve assicurare, fin dal primo contatto con il consumatore, una corretta e trasparente informazione sul prodotto, tale da permettere all’utente di effettuare liberamente le sue scelte».

gpi

  • Risparmioso |

    È vero! Ho notato che spesso non viene neanche più menzionato il costo dell’auto quanto solo quello della rata mensile. Da consumatore sarebbe utile sommare l’importo di tutte le rate ed valutare il prezzo finale prima di acquistare.

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