Meno incendi sulle auto, ma un estintore serve lo stesso

Ogni tanto si sente di auto che prendono fuoco. Molti incendi si verificano da fermo e resta il dubbio che siano dolosi o indotti da fattori esterni alla vettura (qualcosa che si trova in garage o in strada, secondo dove l’auto era parcheggiata): il problema delle fiamme a seguito di incidenti si è molto ridimensionato a partire dagli anni Novanta, grazie a serbatoi di materie plastiche invece che lamiera, materiali degli interni che non prendono fuoco, bombole e valvole gas con sistemi di sicurezza ridondantiapprofondisci eccetera.

Così gli incendi causati da incidenti sono legati soprattutto al coinvolgimento di mezzi pesanti con a bordo qualcosa d’infiammabile. Ma attenzione: non si può dire che le vetture siano completamente innocenti: gli impianti di iniezione ad altissima pressione e – per elettriche e ibride – la presenza di più batterieAnche se i crash test sono favorevoli sono comunque fattori di rischio. Senza contare episodi particolari come quelli di vecchie Opel Astra che s’incendiavano in marcia, per motivi rimasti oscuri a noi profani (la Opel fece muro quando ce ne occupammo a Mi Manda Raitre, nel 2009).

Tutto questo rende ancora consigliabile avere un estintore a bordo, verificarne ogni sei mesi lo stato di carica e tenere sempre a mente le regole fondamentali su come spegnere un incendio.

  • Domenico |

    @flori2

    Condivido ma,
    o è l’uno,
    o è l’altro.

    http://www.vigilfuoco.it/allegati/biblioteca/manuale.pdf

  • flori2 |

    Aggiungiamo altro peso alle auto

  • Domenico |

    L’estintore in auto e’ utile ma e’ anche opportuno fare alcune riflessioni:
    Un estintore da un kg dura pochi secondi ed il CO emesso non e’ sufficiente a agire su principi di incendi ad esempio nel vani motore.
    Gia’ con un 5/6 kg va meglio, durata di almeno un paio di decine di secondi, se intervengo su un principio d’incendio magari se e’ possibile a cofano chiuso, Ho più’ probabilità’ di soffocare le fiamme.
    Se un veicolo brucia, pensò ci siano poche possibilità’.

  Post Precedente
Post Successivo