Prezzi carburanti – Il ministero contro i gestori che non li comunicano

Tra una settimana il ministero dello Sviluppo economico annuncerà una nuova iniziativa sui prezzi della benzina. Una beffa, se si pensa che negli ultimi mesi i prezzi sono persino diminuiti, nonostante i vari governi che si succedono continuino ad aumentare il carico fiscale sui prodotti petroliferi. Ma accontentiamoci: quantomeno il ministero pare coerente sulla parte di prezzo che non c'entra col fisco.

Infatti, ha appena respinto i tentativi dei gestori di allentare gli obblighi di comunicargli settimanalmente i prezzi praticati: alla richiesta di soprassedere quando non ci sono state variazioni, ha risposto che pure le conferme sono utili, in vista della creazione di un sistema informativo ("Osservaprezzi carburanti") grazie al quale tutti noi potremo conoscere i prezzi praticati in ciascun distributore e scegliere dove fare rifornimento consultando il web. Un passo in avanti clamoroso, se si pensa che oggi il sistema esiste ma ben 7mila impianti su 24mila risultano non ancora registrati e che ci sono ancora punti vendita che i prezzi non li espongono in modo ben leggibile neanche fisicamente sul posto o sui poco efficaci benzacartelloni.

  • flori2 |

    Veramente c’è un sito con la sua app, nettamente più efficienti del ministero, che fanno vedere il prezzo dei carburanti in Italia.
    [risponde Maurizio Caprino] Ma nessun sito potrà mai da solo avere tutti i dati aggiornati di tutti i distributori.

  • Paoblog |

    Aria fritta, quella tra il ministero ed i produttori, dato che nella maggior parte dei casi (perlomeno sulle autostrade che percorro io) i “benzacartelloni” non funzionano.
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    Sarebbe ben più logico ed onesto vietare il prezzo con il millesimo che dovrebbe essere utilizzato solo in casi particolari come ad esempio particolari di prezzo così basso che si è obbligati a vendere con 3 decimali. E non è il caso dei carburanti.
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    Che mi sta a significare 1,699 se non 1,70? Ora i cartelloni pongono in minore evdienza il millesimo, tuttavia il prezzo ad 1,69 non è lo stesso ad € 1,699. Certo, è solo 1 cent, ma è una questione di trasparenza.

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