Si sta fermando anche il mercato dei navigatori: la crisi spinge al risparmio, per cui o si rinuncia del tutto all’acquisto o si opta per una app di navigazione (spesso gratuita) da scaricare sullo smartphone. Anche perché si sente dire che funziona benissimo, quindi che senso avrebbe più il navigatore? Non solo: alcune auto recentissime e rivolte soprattutto ai giovani nascono già predisposte non più al navigatore ma allo smartphone: il futuro pare sempre più orientato in questa direzione. Solo che il test pubblicato su Altroconsumo di maggio (grazie a Paoblog per la segnalazione) dimostra che non sono affatto rose e fiori.
Certo, la navigazione è perfetta. Ma va interrotta quando si effettua o si riceve una chiamata, il che può distrarre o addirittura far andare nel panico.
Altroconsumo segnala anche altri problemi, soprattutto di costi occulti, ma noi completiamo il discorso restando sulla sicurezza. Focalizziamoci sullo schermo, quasi sempre troppo piccolo per far vedere bene mappe e indicazioni a chi guida: coi navigatori va meglio. Comuni a smartphone e navigatori sono invece la difficoltà nell’individuare e attivare i comandi touch e la lentezza di risposta ai comandi e di elaborazione quando le mappe sono “pesanti”.