Poliziotti senza ammortizzatori, secondini con le gomme che scoppiano: comprereste un’auto (non blu) usata dal governo?

Matteo Renzi si compiace perché sinora sta riuscendo a vendere le auto blu di troppo del ministero dell’Interno a un valore superiore a quello di Quattroruote. In effetti, il risultato va oltre ogni aspettativa e resta per certi versi inspiegabile. Ma queste auto sono berlinone usate per rappresentanza da prefetti e dirigenti vari, quindi presumibilmente tenute in modo decente (e non facciamoci troppe domande sugli appalti per la manutenzione). Chissà se si riuscirebbe a ottenere un risultato simile con i mezzi di servizio delle forze dell’ordine, la cui manutenzione è tutta da verificare.

Per esempio, anni fa ho avuto notizia di vetture di pattuglia che in 160mila chilometri non hanno mai avuto un cambio di ammortizzatori. E nell’ultima settimana tre mezzi della Polizia penitenziaria hanno avuto scoppi di gomme. Solo casualità? Leggete il resoconto dell’agenzia di stampa Agi.

(AGI) – Catanzaro, 19 apr. – Quattro agenti di Polizia Penitenziaria sono rimasti contusi, ieri sera, intorno alle 20, in seguito a un incidente che ha coinvolto il mezzo impiegato per il trasporto di detenuti sul quale viaggiavano. Il sinistro, di cui stamane dà notizia Gennarino De Fazio, segretario nazionale della Uilpa Penitenziari, é avvenuto sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. L’automezzo di una scorta rientrava alla casa di reclusione di Rossano (Cs), dopo aver espletato un servizio di traduzione in Sicilia.  (AGI)

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191025 APR 14
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 (AGI) – Catanzaro, 19 apr. – Quando é giunto all’altezza dello svincolo di «Altilia-Grimaldi», sembra per lo scoppio di uno pneumatico, l’automezzo si é ribaltato. Gli operatori della Polizia Penitenziaria hanno riportato diversi traumi e contusioni con prognosi da 7 a 10 giorni. «Si tratta – dice De Fazio – dell’ennesimo incidente ad un automezzo della polizia penitenziaria in pochissimi giorni ed, anche in questo caso, solo per circostanze fortuite non c’é stata la tragedia. Già nei giorni scorsi episodi analoghi sono accaduti a Melfi, Avellino e Firenze e pressoché quotidianamente le scorte della Polizia penitenziaria devono fare i conti, oltre che con l’emergenza carceraria e la carenza degli organici che ormai é prossima alle 8.000 unità, anche con la fatiscenza degli automezzi, molto spesso privi anche della minima manutenzione e talvolta neanche revisionati nei termini di legge. Non si vuole di certo entrare in sterili polemiche, – dice ancora – ma nel momento in cui si discute di auto blu, F35, ecc, il governo Renzi ed il Ministro della Giustizia Orlando non possono non assumere tangibili iniziative per garantire la sicurezza dei trasporti in ambito penitenziario che, allo stato, crediamo mettano a repentaglio non solo l’incolumità della Polizia penitenziaria e dei detenuti trasportati, ma dell’intera collettività. Non vorremmo – conclude il sindacalista – che la Polizia penitenziaria debba esercitare compiutamente i compiti di polizia stradale da non molto conferitile per sottoporre a fermo amministrativo i propri automezzi». (AGI)

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