Taxi a visibilità ridotta: sul lunotto domina la pubblicità

Da quanto tempo non guidate un'auto che vi dà una buona visibilità posteriore? Negli anni Settanta e Ottanta, code alte e lunotti minuscoli erano un'eccezione confinata a modelli particolari, come la Giulietta del 1978, la 75 del 1985 e la Golf II del 1983. Poi moda e design hanno spesso ridotto le superfici vetrate e la forma di certe code rende obiettivamente difficile capire dove finisca l'auto che stiamo cercando di far entrare in un parcheggio. Di qui il proliferare di sensori (peraltro comodissimi per evitare di investire in manovra i pedoni, soprattutto i bambini) e telecamere, che hanno fatto il loro (piccolo) contributo all'aumento dei pesi.

Questione di gusti, certo. E anche di sprovvedutezza: c'è gente che s'innamora di un modello e lo compra senza badare a tanti aspetti pratici quando se lo ammira nell'autosalone. Quello che stupisce è che nell'errore cadano anche professionisti che peraltro guidano quasi sempre in città, dove c'è spesso da fare manovre. Mi riferisco ai tassisti, che non di rado applicano ai lunotti fascioni pubblicitari di dubbia funzionalità.

I taxi devono anche essere sottoposti a revisione annuale e nel controllo viene anche verificato il "campo di visibilità del conducente". Ma alla pubblicità tutto è consentito…

  • Paoblog |

    @il Principe: se la mia chiave di lettura è errata, mi rimangio tutto ovvero anch’io non sopporto i pacchetti di acessori che abbinano cose che non c’entrano fra loro.
    *
    Anche tenere le gomme invernali in agosto è lecito, ma questo non vuol dire che sia saggio 😉

  • Maurizio Caprino |

    Se è per questo anche oscurare i vetri posteriori è lecito, ma l’ho criticato lo stesso in passato.
    Quanto alla strategia dei costruttori, è differenziata per grattare più nicchie di mercato possibile. Così chi vorrà troverà sempre un’auto anche troppo vetrata (vedi tetti panoramici, che tra l’altro aumentano il peso).

  • Lorenzo |

    @ Loris Merlini
    imho non sono situazioni paragonabili: sul 99% dei furgoni il lunotto proprio non c’è, e quindi ci si adegua.
    Là dove invece c’è, perché limitarlo o privarsene? 😉 Se guido un mezzo dotato di lunotto, credo sarei un po’ stupido ad andare a semi-oscurarlo, quando i fascioni pubblicitari potrei piazzarli altrove sulla macchina.

  • cinico |

    Spiacente Caprino ma stavolta la ha detta grossa, il CdS consente persino la totale ostruzione della visibilità posteriore interna a chi ha idonei doppi specchietti esterni. Altrimenti, come un lettore ha prima ricordato, non potrebbero essere omologati i veicoli commerciali tutti, a partire dal minifurgone ricavato da un M1 (tipo i Panda Van della Telecom) fino ai Tir.
    Se questa chance di legge esiste per chi trasporta peluche non si vede perchè non debba aiutare la gestione anche dei tassisti.
    Che poi queste ostruzioni visive sarebbe meglio non consentirle dove non proprio indispensabili è un altro discorso, ma il punto è che le vetture stanno diventando dei “quasi furgoni” nei quali la visibilità naturale è un parametro secondario per la normazione progettuale grazie allo sviluppo di telecamere ed ultrasuoni ed altri ausili alla guida (il sistema mercedes che mantiene in carreggiata da sola la macchina p.es.).
    Lo scopo finale della attuale gestione normativa e progettuale è di mandarci in giro il prima possibile con dei minicontainer senza finestrini che si guidano da soli via gps con sensori tipo google car, altro che visibilità.
    Quando si sentiranno pronti non solo metteranno in giro questi veicoli in massa ma vieteranno contestualmente quelli a “guida naturale” per non avere confusione in giro.
    E addio tassisti.

  • ilprincipebrutto |

    x Paoblog.
    .
    >> Meno per gli specchietti ripiegabili,
    .
    mi pare che la critica sia al fatto che in alcuni casi vetri oscurati e specchietti ripiegabili sono parte dello stesso pacchetto; quindi o si prendono entrambi, o nessuno dei due.
    .
    sicuri si diventa, Ride Safe.

  Post Precedente
Post Successivo