Sentenza T-Red Segrate – Vigili assolti ma colpevoli e foto taroccate ma solo per togliere multe

Emergono cose interessanti, a leggere con attenzione le 70 pagine della sentenza sulla vicenda dei T-Red di Segrate. La più interessante è che, nonostante le assoluzioni, la Polizia locale ne esce come incompetente e approssimativa. L'altra è che il sistema di accertamento delle infrazioni era sì "taroccabile" come sosteneva l'accusa, ma di fatto ciò sembra essere accaduto con modalità e finalità esattamente contrarie a quelle ipotizzate. Cioè per togliere multe a chi aveva commesso infrazioni (ed evidentemente poteva vantare conoscenze influenti) e non per far risultare trasgressori persone che invece a quei semafori erano passate regolarmente.

Quanto all'incompetenza della Polizia locale, non c'è solo il fatto di essersi fatti preparare da un concorrente (poi vincitore) la gara d'appalto e l'elenco delle ditte da invitarvi: così fan (quasi) tutti e in molte parti d'Italia la magistratura ha stabilito che non è reato. Anzi, proprio l'elenco è stato decisivo per convincere il Tribunale ad assolvere comandante e vicecomandante della Polizia locale, perché alla fine i due avevano aggiunto un paio di ditte e quindi non sono stati totalmente in balìa dei concorrenti-vincitori. Il problema ulteriore è che avevano deciso di tenere accesi i semafori 24 ore su 24, cosa che il Regolamento di esecuzione del Codice consente di fare solo se ci sono ragioni comprovate; dalla sentenza risulta che in effetti un atto formale che "copra" questa decisione c'è, ma che era genericamente motivato dai flussi di traffico della strada in questione (la famigerata Cassanese) e non da un'analisi degli incidenti. E' così che s'intende fare sicurezza stradale, finalità sbandierata anche nel corso del processo sia dagli ufficiali sia dal sindaco?

Quanto alla "taroccabilità" del sistema, la sentenza non evidenzia nulla sull'inaffidabilità del T-Red: incapacità degli inquirenti e dei loro consulenti o apparecchio a prova di bomba? Ai posteri l'ardua sentenza. L'unica cosa certa è che la sentenza non si è troppo diffusa in calcoli e considerazioni tecniche per argomentare che anche su quegli incroci (quindi considerata la loro ampiezza, le condizioni di visibilità e la conformazione della strada) i quattro secondi di giallo erano sufficienti come lo sono in buona parte del mondo in condizioni normali. Di irregolare emerge solo che nella prima fase dell'iter che porta al verbale (quella tra la rilevazione dell'infrazione e la produzione del Cd-rom da mandare ai vigili per la validazione dei fotogrammi che poi danno origine ai verbali) il sistema consente di intervenire sostanzialmente senza lasciare tracce. In altre parole, durante questa fase (in cui opera l'azienda privata in grado di decrittare i file) i dati sono ancora alterabili, mentre il Cd che va ai vigili è "blindato". Dunque, se un "tarocco" è possibile, lo è al privato. Che però risulta lo abbia fatto solo su indicazione dei vigili – per "graziare" auto dell'amministrazione comunale e, una volta, una Bmw blu di un privato – e solo in casi in cui c'era da occultare infrazioni e non da crearne dal nulla (anzi, non è stato nemmeno dimostrato che quest'ultimo "tarocco" sia possibile).

  • rino |

    Egregio Dott. Caprino. Leggendo la sua esposizione , volevo porre alla sua attenzione che l’ art 169 del dpr 495/92 comma 1 recita, il funzionamento degli impianti semaforici a tempi fissi è vietato dalle ore 23,00 alle ore 7,00 è consentito per quelli comandati automaticamente dai veicoli, per quelli a richiesta azionati dai pedoni e per quelli coordinati a piu programmi in cui sia previsto uno specifico programma notturno con durata ridotta del ciclo semaforico.
    Sembra molto chiara la norma,è vietato per quelli a tempi fissi , mentre se gli impianti corrispondono a quanto prescritto al comma 1 possono rimanere accesi 24/h.
    Per sua conoscenza , gli impianti di Segrate, posti sulla Cassanese, avevano tutti questi requisiti perchè eranno coordinati tra di loro in onda verde erano corredati di5 programmi giornalieri e settimanali, erano controllati da una centrale remota , erano comandati dai pedoni e erano corredati da un programma notturno ridotto, pertanto erano tutto tranne che impianti a tempi fissi.
    Quindi , non vi era necessità di passare al comma 2 dell’art 169 dove si che è richiesto una condizione particolare per tenere accessi gli impianti ,bastava verificare la norma .
    Per quanto riguarda il tempo di giallo ,concoordo con le sue valutazioni, tenendo presente che tutti gli impianti oggetto di indagine, avevano una distnza massima del punto di incontro con la fase opposta di 16 ml, cio’ vuol dire che quello spazio, veniva completato in un secondo alla velocità di 50 km/h , come prescritto in quel momento.
    [risponde Maurizio Caprino] Appunto: “è consentito”. Dunque, per i semafori “intelligenti” non è obbligatorio e sta alla scelta dell’ente proprietario. E’ troppo chiedere di giustificare la scelta?

  • Paoblog |

    Sono molto critico con le F.d.O. tuttavia per quel che riguarda la mia esperienza giornaliera sulle strade, lamento una mancanza di controlli a prescindere.
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    Vedo sempre più raramente i controlli di CC e Stradale sulle strade che percorro, rispetto ad un paio di anni fa, tuttavia quando ci sono fermano soprattutto auto con personaggi particolari, che siano italiani o stranieri, che abbiano auto con tuning esasperati o siano fiammanti berline tedesche.
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    Poi certo, capita pure che fermino me e mi sta benissimo; piuttosto vien da interrogarsi sulle diverse modalità di approccio e controllo. Vedi: http://paoblog.net/2013/09/30/4ruote-48/

  • Luigi |

    Caro Caprino, glielo avevo anche scritto in un post che le nostre forze dell’ordine sono forti con i deboli e deboli con i forti. E lei non era d’accordo. Poi le avevo scritto che sono dei fifoni e fermano solo donne e vecchi, quelle belle golf da tamarro con 5 albanesi a bordo NO. In particolare devo anche dire che i vigili urbani sono una ciurmaglia incompetente e spesso corrotta. So che non la convincerò mai ( ma vale anche il contrario)
    [risponde Maurizio Caprino] Mai generalizzare.

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