Semafori truccati? Secondo il giudice bisogna comunque fermarsi al giallo

Semafori truccati? Sono solo illazioni. E comunque non hanno rilevanza penale. Per questo il 3 febbraio scorso il tribunale di Milano ha deciso la raffica di assoluzioni per la vicenda dei rilevatori T-Red montati agli incroci più trafficati di Segrate, alle porte di Milano, che nel 2007-2008 sono costati migliaia di multe ai pendolari.

Il ragionamento dei giudici – esplicitato nelle motivazioni della sentenza di assoluzione, depositate oggi – è semplice: se il Codice della strada impone a tutti di usare la massima prudenza avvicinandosi a un incrocio, chiunque dev’essere in grado di fermarsi per tempo se vede scattare il giallo al semaforo. E nessun dubbio è ammesso sulla congruità della durata minima dei tempi di giallo: esiste uno studio ministeriale che, per quanto mai "promosso" al rango di norma e contestato da alcuni esperti, è sufficiente a garantire la sicurezza, proprio perché contemporaneamente ogni guidatore dev’essere molto prudente (e d'altra parte avevo scritto che spesso allungare i tempi di giallo crea altri problemi).

Fin qui il pensiero dei giudici. Ma si sa che nella prassi molte amministrazioni comunali e i loro fornitori di apparecchi di controllo automatico hanno giocato sull’insufficienza delle strade e sulla conseguente convulsione del traffico per fare cassa con le multe. Poco interessava prevenire le infrazioni. Ciò non è rilevante dal punto di vista penale. Ha avuto solo qualche importanza pratica: dopo le polemiche sui semafori truccati, alcuni incroci sono stati sistemati in modo più funzionale e sicuro. Peccato solo che ciò non sia accaduto ovunque fosse necessario. E che qualche lavoro di sistemazione sia riuscito male.

  • Luca |

    se uno passa con il giallo mentre è sulla linea è multa…altro che 4 secondi

  • Luca |

    Dunque da oggi se si vede un semaforo verde in lontananza meglio fermarsi per farlo diventare rosso e poi avvicinarsi all’incrocio. SIAMO ALLA PAZZIA
    [risponde Maurizio Caprino] Perché? In condizioni normali, quattro secondo sono più che sufficienti per fermarsi da 50 all’ora.

  • Davide |

    Le motivazioni esposte per la sentenza, secondo me sono valide fino ad un certo punto.
    Ci sono semafori che regolano intersezioni stradali importanti, larghe anche 20m, laddove la velocità di attraversamento consentita è di 70km/h (vedi c.so Allamano a Grugliasco).
    Per quanto prudenti si possa essere, rallentando magari a 40-50km/h (non di meno per non causare tamponamenti), se il giallo scattasse a ridosso dell’incrocio, pur inchiodando ti troveresti fermo al centro dell’intersezione (a 50km/h lo spazio di fermata nelle migliori condizioni è di 16m).

  • andrea61 |

    Abito a poche centinaia di metri dal quell’incrocio di Segrate. Per mia fortuna non ho mai preso alcuna multa ma posso garantire che se scattava il giallo mentre stavi impegnando l’incrocio era praticamente impossibile non prende la multa a meno di non fregarsene bellamente dei limiti di velocitá. Per giunta, subito al di lá dell’intersezione c’era un misuratore di velocitá con relativo tabelone luminoso che aiutava gli automobilidti a non corroere (sic). La sentenza è sicuramente ineccepibile dal punto di vista del diritto, ma credo che sia difficile per i cittadini non sentirsi presi in giro.

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