Ci siamo quasi: dal 23 marzo finirà l'assurdo delle ruote, per le quali non c'è obbligo di omologazione. Il 23 marzo, appunto, entrerà in vigore il Dm 20 del 10 gennaio 2013, che è noto per aver attuato la liberalizzazione del tuning nell'ambito dei sistemi ruota (dopo quella sui freni e in attesa che si arrivi al motore), ma è importante soprattutto perché con l'occasione ha introdotto l'omologazione obbligatoria anche per i cerchi.
In vista di questo, c'è da salutare con soddisfazione la prima omologazione, appena arrivata: viene dalla Oz ( Download Omologazione OZ prima ruota 001 – D), che dimostra di avere i requisiti di qualità e sicurezza che invocò con forza per tutti, quando chiese omologazioni obbligatorie.
Ma tutto questo non deve nascondere il problema dei falsi e dei cerchi di scarsa qualità: continueranno ad essere immessi in commercio perché poi i controlli sono quelli che sono. E, anche se fossero frequenti e stringenti, manca un sistema obbligatorio per le aziende, che le costringa a fornire una tracciatura di ogni esemplare che esce dalle loro linee produttive.
E allora, ecco una miniguida per difendersi, riconoscendo dalle marchiature un cerchio che non ha i requisiti giusti. Per quel che serve: in assenza di un sistema di tracciatura, un falso che sia pericoloso ma che abbia le marcature ben fatte non può essere scoperto da un normale consumatore.