Ora che i lavori sono praticamente finiti, c'è più chiarezza sul fatto che la ricostruzione della Salerno-Reggio Calabria lascia comunque fuori una sessantina di chilometri: nel tratto silano, a sud di Cosenza, e in quello terminale, da Campo Calabro a Reggio. Proprio su questo tratto due mesi fa si sono giustamente concentrate le attenzioni di Quattroruote, che ne ha fatto notare le clamorose carenze: guard-rail virtuali, strutture dei viadotti in cattive condizioni. Questo mese la stessa rivista dà notizia di un camion per la raccolta rifiuti (quindi non certo tra i più pesanti) che ha sfondato uno di quei guard-rail, piombando su una vettura che si trovava sotto al viadotto dov'è avvenuto l'incidente.
Non ci è scappato il morto solo perché il camion ha urtato il guard-rail solo di rimbalzo, dopo un tamponamento. Così è rimasto in bilico per un po' di tempo, sufficiente perché l'autista scendesse e perché anche sotto il viadotto si scansassero tutti.
Certo, cose che capitano. E il tratto terminale dell'A3, di fatto, funge solo da pezzo di tangenziale di Reggio: il traffico di lunga percorrenza, quello diretto in Sicilia, lascia l'autostrada poco più a nord, a Villa San Giovanni. Ma si conferma che la messa in sicurezza delle strade è un'emergenza, anche se non ne parla quasi nessuno. Come non concordare con Quattroruote, che commentando l'episodio scrive che non è bastata la lezione della strage di Acqualonga?