Nella selva di domande dei lettori del Sole 24 Ore che come ogni anno sono giunte a Telefisco, me n'è capitata sott'occhio una che la dice lunga sul difficile rapporto tra fisco e contribuenti. Un lettore si preoccupava di sapere se la sua Mercedes 240D del 1983 (iscritta Asi e quindi presumibilmente perfetta) può essere un problema con il nuovo redditometro. Come se davvero una vettura del genere possa essere ritenuta di lusso, mentre invece già nel 1983 non lo era, visto che proprio in quell'anno furono lanciati i primi turbodiesel 2.4 veloci Alfa e Bmw, che la resero obsoleta.
In ogni caso, anche dal punto di vista strettamente tributario (togliendo di mezzo ogni considerazione di buonsenso), non si deve temere.
Non è possibile dare una risposta precisa, perché i parametri del redditometro sono molti, riguardano più beni o servizi e si combinano variamente tra loro. Quindi, per esempio, se oltre alla Mercedes si possiede un'abitazione di lusso può essere che scatti un controllo di quelli che l'agenzia delle Entrate ha annunciato che effettuerà solo su un numero selezionato di contribuenti ritenuti a rischio; ma il controllo non scatterà certo per "colpa" della Mercedes d'epoca.
Peraltro, restringendo il campo di analisi alle sole vetture a prescindere dagli altri beni e servizi di cui il contribuente ha la disponibilità, sono rilevanti solo le spese per mantenere il bene medesimo. E una Mercedes aspirata a gasolio di trent'anni fa non ha certo spese eccedenti un livello ci si può considerare ordinario.