Pick-up vietati dal fisco ai privati cittadini. L’eccesso di zelo compie 15 anni

Parliamo tanto di libertà d'impresa, in questi giorni di Forconi e pacchetto Vicari sulla Rc auto. Ma libertà d'impresa è anche poter vendere una vettura che è perfettamente in regola con le norme europee (che peraltro hanno sostituito quelle nazionali). Ciò dal 1999 (mica da ieri) è di fatto impossibile alle case automobilistiche che hanno in listino modelli pick-up, cioè con cassone dietro e perlopiù fuoristrada: un cittadino qualsiasi può anche acquistarli, ma poi non può utilizzarli, perché per il Codice della strada sono mezzi da lavoro.

Ormai in 15 anni ci siamo abituati e le case automobilistiche si muovono tra la rassegnazione e il basso profilo, sperando di continuare a vendere anche a qualche ignaro cittadino. Ma poi c'è qualche cittadino che non si rassegna. Uno di loro, lettore di questo blog, si è preso la briga di scrivere alla Motorizzazione. Gli hanno risposto l'unica cosa che era possibile dichiarare, che poi è la verità: è un problema di "inquinamento" normativo. Nel senso che restrizioni dovute a puri motivi fiscali (nazionali) sono state inserite nel Codice della strada, che invece è una norma tecnica e deve raccordarsi con le altre norme tecniche europee.

Aspettando (invano, sinora) che l'Italia maturi anche sotto questo aspetto, va sottolineato un passaggio della risposta della Motorizzazione. Che, almeno per iscritto, deve mostrarsi più realista del re e così afferma che la norma serve per evitare abusi fiscali.

Vero, in teoria. Ma quali sarebbero questi abusi? Tariffe agevolate per il bollo e deduzione integrale delle spese di uso e acquisto. Il risparmio sul bollo è limitato, la deduzione integrale spetta solo a imprese, artigiani e professionisti. Senza contare che le pick-up sono mezzi talmente "specialistici" (con prestazioni, consumi e comportamento su strada lontani da quelli di un'automobile normale) che difficilmente un evasore rinuncerebbe alla sua auto di lusso per passare a una pick-up.

E allora l'unico risultato che il fisco raggiunge nel mantenere le sue grinfie sul Codice della strada è di negare a un impiegato qualunque appassionato di pick-up di comprarsene una. E così ci rimettono anche le case automobilistiche.

  • carloriz |

    Secondo il mio parere invece lei puo’ acquistare un’autocarro per uso proprio per trasportare la moto e la mtb! Il codice non le impedisce di farlo!. Impedisce pero’ di trasportare passeggeri che non siano pertinenti al carico che trasporta. In pratica lei con l’autocarro non puo’ far salire 5 persone per andare in discoteca, ma puo’benissimo portare 3 meccanci ad una gara che si occupano della manutenzione della moto. Come lo dimostra? Beh, questo la legge non lo dice, ma il buon senso dovrebbe sopperire alla confusione! Auguri.

  • arrigo |

    Qualcuno forse è il caso che avvisi i tedeschi di VW che per il loro Tamarak è meglio che non spendano più soldi in pubblicità…. ed io che pensavo di comprarmene uno per poter andare in giro con il mio enduro e la MTB senza dover installare un gancio di traino e soprattutto dover gestire un rimorchio che in autostrada mi limita la velocità a 110KM/h
    “c….aspiterina” ogni giorno di più mi vien voglia di prendere a calci nel posteriore un po’ di gente…

  • Fabrizio |

    Che paese del piffero!!!
    Viviamo in un paese in cui, per paura che uno immatricoli un pickup per pagare meno tasse, i pickup non si possono immatricolare. Poi però fino a poco tempo fa bastava mettere un tavolino sulla fila di sedili posteriori per immatricolare un SUV ad uso ufficio o un fuoristrada come autocarro solo perché aveva i vetri posteriori oscurati neri…
    Che schifo!!!

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