Non so a voi, ma a me capita sempre più spesso. Supero qualcuno e mi accorgo che sta armeggiando col telefonino. Mi capita soprattutto su quelle autostrade del Nord piatte e noiose già di loro e da qualche anno soggette al controllo del Tutor. Con questa premessa, non mi stupisce l'allarme-distrazione lanciato da SicurAUTO.it sulla base di uno studio americano: è risaputo che negli Usa si è costretti ad andare a 70-80 all'ora anche su strade ampie e deserte.
Ora il clamoroso diffondersi degli smartphone ha smascherato il problema della ragionevolezza di certi limiti di velocità: fino a quando c'erano solo i giornali di carta, era più difficile maneggiarli e quindi erano relativamente pochi i guidatori (generalmente pendolari) che si davano alla lettura. Oggi, per lavoro o per mantenere la nostra "socialità", siamo tutti attratti dal nostro cellulare, in ogni momento della giornata. Compresi quelli della guida, che alcuni trovano già noiosa di suo e altri detestano su quelle tante strade che per traffico o per limiti di velocità sono diventate la negazione del piacere di guida.
Difficile trovare una soluzione al problema: non c'è controllo che tenga, perché per questo comportamento non esistono strumenti automatici come i rilevatori di velocità e anche per gli agenti in carne e ossa (che peraltro sempre meno, non solo in Italia) non è facile vedere e dimostrare l'infrazione. Che l'unico rimedio sia l'auto che guida da sola?